![thohir bolingbroke](https://www.calciointer.net/wp/wp-content/uploads/2014/11/thohir-bolingbroke-275x168.jpg)
Il compito dei dirigenti nerazzurri (a Nyon oltre a Thohir c’erano il dg Marco Fassone e l’ad Michael Bolingbroke), era di persuadere i vertici del massimo organismo continentale che quella attuale è una situazione di fatto ereditata dalla passata gestione di Massimo Moratti, mentre il punto di pareggio richiesto dall’Uefa è ben lontano, specialmente se i nerazzurri continueranno a fallire la qualificazione alla Champions, che porta in cassa almeno 35 milioni.
Come tutti i giornali, non solo sportivi, hanno scritto in questi giorni, l’imprenditore indonesiano vuole convincere il comitato investigativo che l’Inter sta lavorando per abbattere i costi e risanare i conti. Un’impresa non facile, visto che i bilanci dicono l’esatto contrario. Leggendo le varie argomentazioni portate da Thohir e Bolingbroke si nota immediatamente la volontà di usare toni molto diplomatici e di consenso alla politica della Uefa tipo “Il fair play è il bene del calcio europeo”, anche se speriamo che siano stati portati dati di chiarimento e convincenti, alias fatti concreti, che si presume non siano stati divulgati a mezzo stampa.
Non sappiamo perciò, ma non ci stupiamo, cosa sia successo e soprattutto il tono della “sentenza” UEFA comunque prevista minimo per Dicembre ,ma possiamo ipotizzare e soprattutto sperare che non sarà né troppo pesante né compromettente il futuro della Società e della squadra se leggiamo con attenzione la seguente frase UEFA : “Non è detto che a quella data verranno prese decisioni. Dipenderà dalle varie situazioni. Bisogna distinguere la questione del mancato pagamento ai dipendenti e fornitori da quella sul non raggiunto equilibrio di bilancio”. Si evince, pertanto, che la situazione debitoria di una Società è molto più grave e punibile se non ha mezzi per pagare dipendenti e fornitori mentre più accettabile se sta già lavorando per ridurre costi e risanare il bilancio (un po’ per capirci come richiesto all’Italia dalla Unione europea).
Se così fosse, e speriamo/pensiamo che lo sia, potrebbe essere, come si dice in questi casi, tanto rumore per nulla, o quasi.
Comunque l’Inter è nata mezzo secolo prima della UEFA. Non ce la vedo la UEFA che danneggia l’Inter… sono curioso di scoprirlo..