Inter, un grande film è grande anche senza lieto fine e Acerbi idolo

Acerbi sfondali tutti

Continua a tenere banco la finale persa di Champions. Inutile fare finta di niente, i tifosi continuano a pensare a quello, a quel giorno lì, fermi a tre settimane fa. Il mondiale per club pertanto non accende le passioni, il vuoto permane nelle menti e nei cuori dei supporters. Ma intanto c’è un nuovo idolo in casa Inter, è Acerbi

Personalmente io sono per resettare tutto, voltare pagina, guardare al futuro, ma non si può fare finta di nulla e bisogna guardare al malessere dei tifosi, comprensibile. La caccia al colpevole però non mi piace, questo no, le accuse incrociate tra sostenitori vari di volta in volta di proprietà, dirigenza, allenatore, giocatori, io invece lascerei perdere, a che serve? Sono uscite anche voci inquietanti se è per questo su Inzaghi, il quale avrebbe spoilerato già a maggio ai giocatori che se ne sarebbe andato, ma addirittura avrebbe provato a portare alcuni di essi in Arabia. Non sappiamo se è vero, quindi di base rimangono chiacchere estive, e allora se non sappiamo se è vero perchè tornarci, la verità è che abbiamo vissuto un grande film la stagione scorsa, ma con un finale drammatico, non tutti i film possono essere a lieto fine, ma i grandi film hanno anche un finale a brutto fine, può accadere. E il 2024/25 è stato un grande film. Quindi sì, senza reticenze, senza omissioni su tutto, certo, su quello che si dice, ma io dico ora basta, la stagione scorsa è andata così, ora si va avanti, avanti Inter.

Mi piace di più allora parlare di Acerbi, quel matto magnifico, sempre nell’occhio del ciclone dei media politically correct e ipocriti. Sapete, ho un’età che il tempo degli idoli personali è finito, da bambino i calciatori sono idoli, li mitizzi, li vedi come grandi eroi, poi diventano tuoi coetanei e allora diventi più amico di loro ma anche più critico, poi passa il tempo che nemmeno te ne accorgi e quindi potrebbero essere tuoi figli o fratelli minori, scatta e nasce allora qualcosa d’altro, li sostieni e li supporti. Ma Acerbi, questo ragazzo della bassa milanese, questo leone che ha sconfitto un cancro ai testicoli ed ha due coglioni così, questo interista d’adozione che le prefiche gliene hanno dette di tutti i colori, dagli interisti talebani che gli davano del milanista, come se anche Nicola Berti da bambino non fosse stato milanista, dal vittimista e piagnucoloso Jesus, dai falsi patrioti con la bocca piena d’aria Buffon e Sacchi, e ora la vicenda ingigantita collo sfigato tifoso del Psg, beh lui è veramente ancora idolo e ti fa tornare bambino. Un idolo che sfonda la porta al 96′ contro il Barcellona dopo che i telecronisti di Barca Tv lo avevano irriso in diretta tv, ma allora sfondali tutti Francesco. E in c… la correttezza. Contro tutti e contro chiunque.