Cagliari-Inter 2-2, un passo indietro

cuchu stankovic
Cambiasso e Stankovic dopo il pareggio

Sul Neutro di Trieste per le diatribe tra Cellino e il comune di Cagliari, l’Inter non fa il bis e gioca una partita spenta dove nonostante tutto con un po’ più di cinismo e cuore nel finale si poteva vincere. Finisce 2-2 con il Cagliari in 10.

 

Castellazzi e Ranocchia sostituiscono gli squalificati Julio Cesar e Lucio, Guarin al posto di Poli (sarà poi staffetta tra i due) e tridente confermato, ma con Forlan che va a destra e Zarate a sinistra.

La partita inizia subito, due minuti e Zarate stringe il tiro secco sul primo palo, Agazzi in angolo. al 5′ Corner Cagliari, Astori al volo insacca nonostante la trattenuta di Ranocchia. La reazione c’è, un minuto dopo Zarate pennella per Milito lestissimo a girarsi e trovare l’angolino dopo aver bruciato sullo scatto la difesa rossoblù. Sembra l’inizio di un altro Inter-Genoa, invece le due squadre si siedono subito, la partita nella prima metà del primo tempo la fa più il cagliari con Cossu spina nel fianco sulla sinistra e Pinilla che prova a sfondare di forza. Poi l’Inter batte due colpi con due colpi di testa, Cambiasso stacca benissimo di potenza su cross dal vertice destro di Forlan, Agazzi bravo a salvarsi in angolo; Samuel da calcio piazzato schiaccia di testa, la palla lambisce il sette. Bordata di Naingollan, ammortizza bene Castellazzi. Nel finale di tempo l’Inter sale meglio, ma il Cagliari chiude tutti gli spazi. Finisce un primo tempo avaro di emozioni.

Il secondo tempo inizia come il primo, gioco orizzontale senza intensità, poco movimento senza palla e giocatori lontani l’uno dall’altro. Dopo due avvisaglie arriva il gol del Cagliari, Castellazzi va completamente fuori tempo sull’inzuccata di Pinilla, che poi entra quasi in curva ad esultare facendo il gesto di togliersi la maglia, secondo giallo per lui e sardi in dieci.

Tre minuti e l’Inter pareggia, cross d’effetto dalla destra di Forlan, Cambiasso nasconde bene il pallone in area e infila Agazzi, ancora parità, ma questa volta ci si aspetta un’Inter alla caccia della vittoria in superiorità numerica, e invece i ritmi della partita non cambiano. Nemmeno l’ingresso di Pazzini e Obi per Forlan e Stankovic cambiano le cose. L’Inter non gioca in profondità, le mezz’ale non stringono sulla trequarti, i due terzini non spingono e le ali sembrano non saper dover mettersi, una netta involuzione rispetto a domenica scorsa. Rimangono due grandi occasioni, all’80’ Zarate riprova il tiro a giro, vola Agazzi, e nei minuti di recupero l’ultima speranza da un corner dalla sinistra, Pazzini anticipa Agazzi in uscita, ma la palla sembra destinata fuori, Ranocchia prova la deviazione da posizione defilata ma trova solo l’esterno della rete. Sarebbe stato forse troppo. Un passo indietro rispetto al Genoa, rimane la reazione ai due gol subìti.

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