Cambio modulo e corner, l’Inter vince a Cagliari

Cagliari-Inter 1-3: 41′ Sottil (C), 76′ Barella (I), 83′ D’Ambrosio (I), 93′ Lukaku (I)

Barella segna al suo cagliari

Partita a quanto dicono gli inviati condizionata dal vento. L’Inter crea quattro occasioni da gol ma Sanchez e Lukaku non angolano mai il tiro al di là della bravura di Cragno. Il Cagliari non soffre i duelli sulle fasce, Faragò e Sottil sono solidi, l’Inter non crea mai superiorità numeriche e non gioca da squadra, solo Eriksen e Perisic creano una coppia, il resto sono tanti elementi isolati, i difensori non supportano l’azione.

Cagliari più compatto, giocatori a 5 metri l’uno dall’altro, giocatori dell’Inter invece a 7-8 metri l’uno dall’altro. 1908 che continua a tirare, non più centrale, ma ora imprecisa con Barella.

Cagliari che vince tutti gli scontri individuali fisici, non occupa mai l’area avversaria, ma la prima volta che lo fa va in gol con Sottil. Poi Perisic si mangia un gol clamoroso, da denuncia penale.

Tirare tanto e non segnare non è sfortuna, ma una colpa. Il primo tempo finisce 1-0 per il Casteddu. Tiri in porta e possesso palla nel calcio sono statistiche inutili, che interessano i bambini delle elementari, nel calcio conta concretezza e fluidità di manovra e capacità di creare superiorità numeriche, cattiveria e precisione al tiro, vincere i duelli individuali.

Nella ripresa Conte toglie Eriksen e Darmian, due dei pochi propositivi, esce anche Perisic, entrano Young, Sensi e Young.

Succede poco, il secondo tempo si trascina stancamente, finchè Conte toglie Bastoni per Lautaro al 71′, è 4-3-1-2: Handanovic; Hakimi, Skriniar, De Vrij, Youmg; Barella, Brozo, Sensi; Sanchez; Lautaro, Lukaku. Vediamo. E vediamo subito il risultato (il risultato non conta? il risultato conta eccome), Sensi conquista un calcio d’angolo e sugli sviluppi Barella segna un gol disperato dell’ex. Poi D’ambrosio al posto di Hakimi e ancora lui segna il suo classico gol sul secondo palo sugli sviluppi di un altro corner. Nel finale Lukaku triplica in contropiede con Cragno in attacco.

Cambio modulo e sfruttamento dei calci piazzati e l’Inter passa a Cagliari, sono dati di fatto.

CAGLIARI: 28 Cragno; 24 Faragò (67′ 15 Klavan), 40 Walukiewicz, 44 Carboni (91′ 9 Simeone), 22 Lykogiannis; 8 Marin, 6 Rog; 25 Zappa, 10 Joao Pedro, 33 Sottil (67′ 18 Nandez); 30 Pavoletti (74′ 27 Cerri).

In panchina: 1 Aresti, 31 Vicario, 12 Caligara, 14 Pinna, 17 Tramoni, 19 Pisacane, 21 Oliva, 23 Ceppitelli.

Allenatore: Eusebio Di Francesco.


INTER: 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni (71′ 10 Lautaro Martinez); 36 Darmian (57′ 15 Young), 23 Barella, 77 Brozovic, 14 Perisic (45′ 2 Hakimi, (82′ 33 D’Ambrosio); 24 Eriksen (57′ 12 Sensi); 9 Lukaku, 7 Sanchez.

In panchina: 27 Padelli, 97 Radu, 5 Gagliardini, 11 Kolarov. 13 Ranocchia.

Allenatore: Antonio Conte.


Arbitro: Pasqua. Assistenti: Bindoni – Raspollini. Quarto Uomo: Marinelli. Var: Doveri. Assistente Var: Giallatini.

Note
Ammoniti: 
Faragò (C), Darmian (I), Pavoletti (C)
Corner: 3-8
Recupero: 1°T 2′, 2°T 5′.

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