Vogliamo tutto, ma anche non subito (però ditelo)

E’ finita. E’ stata una stagione dura, faticosa, con una parentesi brillante e illusoria, ma il treno del campionato è stato un lungo tormento pieno di delusioni e amarezze. Inutile ripetersi, ma a grandi linee: L’esonero di Mancini, lo scontro Icardi-curva, l’esonero di De Boer, il crollo verticale della squadra, l’esonero di Pioli, l’ammutinamento di Gabigol e Joao Mario. Certo, non che le precedenti stagioni fossero state migliori, ma questa ha lasciato il segno, i tifosi hanno detto basta e hanno iniziato a contestare come non avevano mai fatto negli anni post-triplete. Eppure la voglia di Inter non è mai venuta meno, quasi cinquantamila spettatori di media, grandi aperture ai cinesi, che ora dovranno fare sul serio. Qualche errore lo hanno già commesso, ma ci può stare al primo anno, anche se qualche proclama lo si poteva evitare, perchè ora più si avvicina giugno più si torna a parlare di fair play finanziario e di una cessione importante? Ausilio è stato sincero e ora sappiamo molte cose, molti lo hanno criticato, ma invece un’operazione verità è quello che ci vuole, si dica chiaramente qual è il progetto, tanto i tifosi dell’Inter non abbandonano la barca anche se gli si dice che la risalita sarà lunga e faticosa, ma devono sapere la verità. Amala.