Thohir: “Divergenze con Mancini, ma abbiamo buon rapporto”

thohir borsa new yorkErick Thohir è tornato a parlare nella giornata di ieri, intervistato da Class CNBC nel prestigioso scenario della Borsa di New York, ha provato a fare chiarezza sulle tante vicende che tormentano questa estate nerazzurra:

“Nel calcio non è mai facile fare previsioni, ci sono molte cose di cui parlare e da condividere, bisogna lavorare insieme e condividere i punti di vista per fare qualcosa di grande”. Il destinatario del messaggio è Mancini, il presidente lo chiarisce nel passaggio successivo:  “Quello dell’allenatore è un ruolo molto importante, i rapporti tra allenatore e società sono buoni, ogni tanto abbiamo avuto delle divergenze, ma un buon rapporto. È importante che ognuno condivida i propri punti di vista ma poi dobbiamo lavorare tutti insieme, di squadra. Il calciomercato è un momento importante e i tifosi vogliono sempre volti nuovi. Stiamo lavorando insieme in questa pre stagione, abbiamo avuto alcuni match impegnativi e dobbiamo lavorare ancora perché i tifosi chiedono di più”. Poi Thohir va nel dettaglio e spiega come sarà il mercato:  “Proveremo ad aggiungere qualcuno alla rosa, ma non sette o otto giocatori come un anno fa. Banega è un grande acquisto, giocando l’Europa League abbiamo bisogno di un team competitivo. Icardi è un giocatore importante per la nostra squadra, il nostro capitano”. Infine Thohir spiega il metodo di lavoro e rivendica un aumento dei ricavi: “Il mercato è deciso insieme dal management e da Suning, nel calcio è importante avere una visione comune tra allenatore, direttore sportivo, dirigenza. La decisione di comprare o vendere un giocatore non è solo mia, devo parlare con il mio team. Ora è importante con Suning capire come possiamo, insieme, rendere più grande l’Inter. La gente ha detto che il mio è stato un periodo di transizione ed è vero, non lo nego. Abbiamo rinnovato San Siro, i nostri ricavi sono cresciuti da 164 a 186 milioni e in nostri tifosi ora sono 311 milioni. Sono molto contento di questa transizione”.

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