Si accende il caldo fronte societario

Tutte le ultime news sull’Inter

Ci siamo goduti il diciannovesimo scudetto e abbiamo volutamente ignorato in questi giorni il montare della situazione societaria, ma chiaramente la notizia è la notizia e dobbiamo fare il punto anche di questo.

festa scudetto inter, intanto girano voci di novità in società

Tanta carne al fuoco ha iniziato a scaldarsi da tre mesi a questa parte, quando è uscita la voce, non smentita, che il club cercava nuovi soci o forse era addirittura in vendita. La trattativa con BcPartners è avvenuta in maniera non certo riservata. Contemporaneamente però Suning lanciava il nuovo logo, cercava nuovi finanziamenti, ma non negava una situazione di bilancio crollata negli ultimi due anni allorchè tutti gli sponsor cinesi sono spariti.

Jindong Zhang, mentre il Biscione volava in campionato, definiva il club una componente non prioritaria dellì’impero Sunig, si mormora anche di un scontro con il figlio Steven, il quale vorrebbe continuare l’avventura. E intanto è proprio Steven che arriva a Milano nelle ultime settimane, cominciano i colloqui e arriva la richiesta unilaterale del patron Jindong a tutti i dipendenti di rinunciare a due mensilità. Non solo i calciatori, ma tutti i dipendenti. Sappiamo che in una paese di demagoghi si dirà che i calciatori sono ricchi e quindi possono fare questo sacrificio, ma in realtà i calciatori sono dipendenti e questo creerebbe un precedente pericoloso, infatti pensate se un domani prendendo spunto dal capitalista-comunista Zhang un’altra azienda chiedesse ai proprio operai di rinunciare a due mensilità dopo che questi hanno battuto tutti i record di produzione. Da rifletterci sopra.

Intanto Conte non sta a guardare, vuole rassicurazioni, non vuole più ripartire da zero, ma dopo due anni di lavoro vuole aprire un ciclo senza cessioni eccellenti, ma almeno una di queste forse ci sarà.

Esce fuori anche un design di nuova maglia azzuro-blu, senza strisce, senza il colore nero, esce anche un nuovo inno, sembra quasi che questa proprietà voglia cavalcare il brand Inter a tutti i costi dando una propria impronta fortissima, allo stesso tempo con la massima opacità sul progetto sportivo. Tanta comunicazione, tanta politica (globalizzazione filocinese, retorica ideologica antirazzista, inclusivismo but not for everyone) ma poca chiarezza.

Vedremo cosa succederà.

P.s. Simpatica l’iniziativa del finto incontro di pugilato alla Pinetina tra Lautaro e Conte dopo il diverbio in partita, senza vittimismi e sindromi da accerchiamento l’Inter sgonfia il caso con ironìa.

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