Rispetto per l’Inter

Anche gli interisti s’incazzano

Il Day after è duro. L’Inter esce dalla Champions, tanto attesa per sei anni, lo sportivo accetta il risultato, ma quello che fa arrabbiare i tifosi è il modo, chi non lo capisce ha dei limiti. Chi se la prende coi tifosi che si arrabbiano per la serata di ieri non è interista, ma non è nemmeno umano. Il calcio è un gioco, ma è normale che chi tiene all’Inter si arrabbi, chi non lo fa non ci tiene, chi non lo capisce è stupido

San siro luci
Foto inter.it

L’allenatore è il responsabile della squadra, solo una mentalità servile può farne una sorta di intoccabile esente da critiche. Ci sono stati errori dei singoli giocatori, c’è una società che deve ancora chiarire il suo progetto, ma è nei momenti topici, è nella lettura delle partite, nelle sostituzioni, che Spalletti ha dimostrato di non essere all’altezza. Chi non lo vede o non guarda le partite o non le capisce o difende Spalletti solo per partito preso.

Sento e leggo molti rimescolamenti della realtà e di quello che si è detto, qualcuno fa il furbo, perchè nessun interista pretendeva la Champions, si chiedeva di riscattare Rafinha, migliorare la stagione scorsa iniziando a colmare il gap con Juve e Napoli e di battere il Psv in casa. Non è stato fatto. E’ chiedere troppo? Interisti “umorali”, “pazzi”, “masochisti”, “viziati”, “mentecatti”, “cavernicoli”, questi alcuni degli insulti che certi pseudogiornalisti e pseudointeristi sulle varie telecaciara e sui social riversano sui tifosi nerazzurri, certi opinionisti dovrebbero trovarsi un lavoro vero oppure qualche direttore dovrebbe richiamarli all’ordine facendogli abbassare la cresta.

Ma passiamo alle cose serie. A parte le macchiette da talk-show, nessuno difende più Spalletti, qualcuno diceva, “salirete sul carro di Spalletti”, non ci siamo saliti e ora ci sono scesi tutti.

I suoi pupilli Nainggolan e Perisic sono le due più grosse delusioni della stagione. Per il belga la società ha speso 40 milioni, sacrificato Zaniolo, non riscattato Rafinha, ma chi come noi faceva notare già quest’estate che non faceva vita da atleta veniva etichettato come “moralista”, “pretino”, d’altra parte, cosa volete che sia fare vita da atleta per un… atleta? Ora i geni che zittivano i “moralisti” ammettono che “ogni tanto Nainggolan potrebbe anche andare a dormire alle undici”. Geni.

Domani il Cda dell’Inter darà l’annuncio definitivo dell’arrivo di Marotta, speriamo che con lui molte cose cambino, mai più capitani che danno feste e vanno in giro per l’Europa alla vigilia della partita più importante dell’anno, mai più calciatori che fanno il dito medio ai tifosi, ubriachi alle cinque del mattino in discoteca, mai più giocatori leoni in nazionale e conigli con la maglia neroblu. Rispetto per l’Inter. Rispetto per chi ci tiene.

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