Il destino è quel che è

Futuro societario Inter

Nel film di Mel Brooks “Frankestein Junior”, l’attore Gene Wilder che interpreta il nipote del dottor Frankestein, capisce che deve accettare il suo destino, dopo averlo rifiutato

E insomma, cari amici, sembra quasi che ci sia una fattura malefica per cui i tifosi interisti non si possono godere i successi.. Nel 1989 infatti l’Inter vinceva lo scudetto dei record, ma tre mesi dopo usciva eliminata dalla coppa dei campioni contro i dilettanti del Malmoe. Invece nel 2010 il Biscionone vinceva il Triplete, ma un minuto dopo Mourinho se ne andava con la macchina presidenziale del Real Madrid e Milito reclamava più soldi, ma ora vinciamo un grande scudetto nel 2024, però Suning sembra volgere al termine. Ma è veramente è così un dramma? Quindi non si può festeggiare, godere? L’Inter ha comunque vinto due coppe Uefa nel 1991 e nel 1994, più difficili gli anni del post triplete, certo, ma poi si è tornati a vincere con Conte e Inzaghi, e ora? Bella domanda. Suning non investe più da anni, Steven vorrebbe comunque rimanere, il nostro caro Steven, magari contro la volontà del padre, ma se invece Oaktree mantiene il management e magari mette qualche soldo in più dove sarebbe il problema? Ai posteri l’ardua sentenza. Quindi la risposta è godiamoci le vittorie, senza troppo soffrire. E poi vediamo. Il destino è quel che è non c’è pace più per me. per ritornare ad una citazione di quel film.

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