L’Inter si è ristretta

Di questi tempi va così, i primi tempi sono statici e brutti, nei secondi arrivano le fiammate, ma in un modo o nell’altro le occasioni non si tramutano in gol, e a mezzo tempo arriva la gelata degli avversari.

 

L’Inter scende in campo con il 3-4-3, Gargano e Cambiasso in mezzo al campo, Zanetti e Alvarez esterni e tridente pesante. La partita è subito aperta, l’Inter si appoggia a Cassano, il Genoa risponde tagliando il campo da sinistra a destra, Gargano e Cambiasso riescono ad interrompere la manovra. Alvarez fa sempre un movimento ad accentrarsi, lasciando la fascia a Cassano, ma va continuamente a sbattere contro i difensori. Al 9′ l’unica palla gol del primo tempo: Invenzione di Cassano che coglie dal vertice sinistro Palacio in area, stop sbagliato che permette la respinta di Frey. Dopo il quartod’ora si gioca più stabilmente nella trequarti genoana, parte una serie di cross, sempre almeno 4 giocatori del Genoa in area pronti a respingere, si sente la mancanza di un attaccante di peso. In fase difensiva Zanetti tende ben presto a scalare sulla linea dei difensori. Il Genoa si difende con un 5-4-1 e col passare dei minuti fa agevolmente il suo gioco, doppia linea difensiva e ripartenze veloci. Al 28′ ha anche un’occasione, Bertolacci lavora un buon pallone per Immobile, conclusione dal limite rasoterra e Handanovic si piega bene. Alvarez non ce la fa, non ce la fa a saltare l’uomo e non ce la fa a rimanere in campo, un problema muscolare lo mette fuori causa alla mezz’ora, al suo posto Pereira. Non c’è una zona del campo dove l’Inter riesca a prevalere, l’area è superpresidiata, in mezzo al campo Gargano e Cambiasso sono troppo soli e sulle fasce non si riesce a sfilare. Nel finale di tempo Stramaccioni prova a sfruttare l’ampiezza allargando Milito a sinistra e Palacio a destra con Cassano più centrale, ma non ne arriva nulla.

 

Ad inizio ripresa entra Chivu al posto di Jesus, il rumeno va a fare il play in mezzo al campo, Zanetti e Pereira scendono terzini e l’Inter passa al 4-3-3. Più del cambio di modulo però può una maggiore immediatezza nel far ripartire l’azione e nella trasmissione della palla, è così che i nerazzurri creano due grandi palle gol a difesa semischierata, Milito inserisce la palla nel corridoio per lo scatto di Palacio, che arriva in area tirando alto. Poi ancora Milito manda in area Palacio, palla sul sinistro, diagonale respinto da Frey, raccoglie Milito e palla sopra la traversa. Il giro sulla giostra finisce qua, la manovra torna macchinosa ed anche snaturata con un gran numero di spioventi buttati in area, anziché il solito gioco palla a terra. Fosse solo questo, il malaticcio 0-0 si tramuta in 0-1 quando il Genoa mette la sua mattonella con Immobile che si beve Ranocchia e frantuma la non impeccabile opposizione di Handanovic. Strama tenta il tutto per tutto con Livaya al posto di Gargano e a cinque minuti dal novantesimo un cross di Cassano finalmente evita le teste rossoblù e trova la capoccia di Cambiasso che lo leviga in rete. A questo punto deve entrare in scena la pazza Inter che vince questa partita, ma non è periodo e Palacio sbaglia un altro controllo in area, ma sopratutto Livaya è fin troppo pazzo quando da pochi centimetri a porta vuota stampa la palla sul palo. Le perdite di tempo fanno il resto e tocca riscaldarsi con la sconfitta evitata, in attesa dei rinforzi di gennaio. 

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