Degli incubi e delle stelle

Inter, il sogno continua

Foto calciointer.net

Serata storta o campanello d’allarme? Riguardando il derby perso contro il Milan ieri salta all’occhio prima di tutto quante occasioni abbiamo avuto, si erano ricreate alcune situazioni che nelle precedenti partite avevano portato al gol, stessi schemi, ma poca fortuna al tiro. Si pensi alla conclusione di Lautaro, una azione quasi in fotocopia della rete capolavoro a Monaco di Baviera, ma palla alta purtroppo, anche Calhanoglu ha occupato la stessa mattonella del gol dell’andata, ma questa volta ha “ciccato” lo shot. Il Milan ha fatto tre tiri in porta e tre gol, non è una scusante, ma l’elemento unificante delle ultime due partite è una inedita difficoltà sulle palle alte in difesa e una mancanza di pericolosità sulle palle alte in attacco, oltre ad essere rimasti a secco nei gol. Ma ovviamente non facciamoci condizionare dai titoloni dei media, che parlano di “incubo Inter”, d’altronde non aspettavano altro, lo sapevamo, godono a dire che potremmo non vincere nulla, gli è rimasto solo quello e la supercoppa, ma stiamo calmi e stringiamo i denti, ancora due scogli durissimi, la Roma domenica e la trasferta a Barcellona martedì, poi il calendario sarà un po’ più in discesa anche per noi e gli impegni si diluiranno.

Faccio però un appello alla curva nord, per quello che conta e per quello che valgo, basta con lo sciopero del tifo nei primi venti minuti, l’apporto del tifo organizzato è fondamentale, si è visto sia col Bayern che con il Milan, primi venti minuti contratti e bassi, poi squadra che si alza di 30 metri quando il secondo anello verde inizia a cantare, Dimarco che colpisce una traversa. Si capiscono le ragioni rispetto a disposizioni assurde di vietare striscioni e bandiere, ma ora è tempo di pensare solo alla squadra, ne ha bisogno. Mettetevi una mano sul cuore. Poi ognuno faccia quello che vuole.

Domenica per la prima volta dopo due mesi e passa forse avremo forse tutto l’organico al completo, seppur incerottato e stanco, con la Roma sarà una battaglia ma il campionato non si decide domenica, sarà bello comunque essere lì a sostenere questi colori del cielo di notte intinti nelle stelle.

Amala