Sensazioni postNapoli

Un’Inter così compatta e racchiusa non la ricordavo da anni, ma anche convinta, trasmetteva sicurezza, per tutto il resto c’è Handanovic, che ha ormai raggiunto la piena consacrazione ed è tempo di celebrarlo come merita. In campo si è vista una squadra legata in ogni undicesimo, stretta e corta, ma anche pronta a riequilibrare la dinamica del match, senza remore, in grado di crescere minuto dopo minuto, con il Napoli a tener palla, ma senza avere le redini del gioco, perchè era l’Inter ad indirizzare la partita. Sono pienamente soddisfatto e anche orgoglioso di questi ragazzi e per questo non ho pienamente compreso le parole di Spalletti al termine dell’incontro, il quale ha parlato di una squadra che poteva fare di più, che deve crescere più in fretta, ma doveva vincere a Napoli, salvo poi arrabbiarsi se gli opinionisti hanno iniziato a parlare di scudetto negli studi, cadendo in una evidente contraddizione. Luciano da Certaldo è un tecnico bravo, preparato, che ha dato gioco e organizzazione alla squadra, ma rischia di essere vittima di una nevrosi che ha preso tutti gli allenatori dell’Inter dal 2010 in poi: quella di voler imitare Mourinho, ma purtroppo senza averne le doti dialettiche, senza offesa, però solleticando gli appetiti di una parte, forse maggioritaria, della tifoseria, pompata da siti e blog pieni di partigianeria o forse solamente molto visibile sui social network. Stiamo parlando di quella parte che da Mourinho all’ideologia del Vaffa il passo è stato breve e vuole semplicemente i vaffa ai giornalisti perchè i giornalisti sono il Nemico e addio stile e spirito critico, e vaffa sia anche all’ironia e all’autoironia che dovrebbero essere nel dna dell’interismo, e vaffa a tutti, totalitariamente, senza distinzioni, anche se questi sono interisti come Adani o Bergomi e più si è sboccati e meglio è, perchè bisogna fargliela vedere a quei pezzenti. Sia chiaro, anche a me non piacciono Tuttosport, la Gazzetta e così via, vedo anch’io la disparità di giudizio di certi media, ma non mi piace nemmeno la paranoia, ne’ prendersela con chi non c’entra nulla, come giornalisti inviati in sala stampa che magari guadagnano mille euro al mese e osano solo dire che il Napoli è favorito (ma va?), invece mi è sempre piaciuto lo stile gentleman dei Moratti e dei Facchetti, l’ironia scanzonata dei Prisco, lo spirito libero dei 44 soci dissidenti del Milan che fondarono l’Inter in una notte stellata, non l’isteria, l’acredine populista da social network, che non riesce nemmeno a godersi questo brillante inizio di stagione, che si offende inutilmente se si parla di pali. E invece tutto va per il meglio e noi ce la godiamo, ma sappiamo anche che questa squadra non ha difensori centrali di riserva, è molto giovane, con pochi elementi di esperienza, tutto deve maturare in mesi più probanti, ma intanto amala e godila. Colori della notte.