La festa scudetto per Milano
Quello che abbiamo assistito oggi è qualcosa che non si era mai visto nella nostra città. Un manto di amore e di affetto che si è disteso da ovest ad est, da nord a sud al centro. Abbiamo visto tutti, età dai tre ai 90 anni, tutti i tipi possibili di individui, il calcio unisce, l’Inter unisce, anche se ogni individuo vive a suo modo l’Inter. E’ questo il bello dell’Inter. Milano era un prato nerazzurro, una delle cose più belle era anche la gente affacciata ai balconi. Nessun incidente, nessun momento di tensione nonostante la calca, la pressa, una traversata ondosa, ordinata che ha aperto le acque durata sette ore. Penso che bisogna ringraziare le forze dell’ordine e la sicurezza (quelli con la giubba arancione) che hanno scortato il pulman per tutto questo tempo, portandolo in piazza Duomo. L’ingresso nella piazza è stato una delle cose più emozionanti, il Duomo non è mai stato così bello.
Nessuna cosa fuori posto o fuori luogo da parte dei giocatori, nessuna volgarità o provocazione nei confronti degli avversari, tranne una, solo Dumfries poteva evitarsi quello stendardo, peccato, l’unico neo, si poteva evitare, così potranno dire che siamo uguali agli altri. Fantastico anche Marotta con cravatta ufficiale bistellata, fazzoletto tricolore nel taschino, integerrimo Direttore. Su Inzaghi non posso più aggiungere altro, l’ho difeso in tempi non sospetti, solo grazie, anche per lo stile che ha. I giocatori, seri, determinati, uniti, solidi. E poi in questi casi cosa si dice, grazie a tutti i dirigenti, lo staff tecnico, i magazzinieri, i giardinieri, i massaggiatori, beh allora io dico, e i cuochi? Perchè nessuno non ringrazia mai i cuochi? 🙂
