Le dichiarazioni postpartita di Juve-Inter

Stramaccioni – “Ho cercato di preparare la gara nel miglior modo possibile, fastidiosa è stata l’ironia di un dirigente della Juventus (Beppe Marotta, ndr) prima della gara, ma loro sono fatti così. Chissà se la pensa ancora in questo modo… visto che ha parlato di ‘spensieratezza di Stramaccioni’…”

“Dicono sempre ‘sul campo’ e noi lì abbiamo vinto. Noi lavoriamo sodo, prepariamo tutto, in ogni dettaglio: abbiamo vinto meritatamente in casa della Juventus nonostante gli episodi. Credo che ci voglia un po’ di rispetto. Abbiamo battuto la Juve dopo qualche giornata che non perdeva…”

“L’Inter era partita bene, nonostante il gol, poi con il passare dei minuti siamo cresciuti ed è stata la prima volta che ho visto la Juventus così in difficoltà. Alla fine del primo tempo ero sicuro che avremmo ripreso la partita, la forza si vede anche in questi casi, l’Inter sta crescendo. Se questo il giorno più bello della mia carriera? Il giorno più bello della mia carriera è stato quando il presidente ha scelto di farmi allenare l’Inter. Sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Inter e sono contento per i nostri tifosi che possono gioire”.

“Il lavoro di Palacio e Milito su Pirlo, è stato incredibile. L’avevo detto in vigilia che avremmo voluto vincere ma non mi ha creduto nessuno”.

Zanetti – “Sapevamo che con il tridente davanti ci sarebbe stato da sacrificarsi ma ne valeva la pena”

Sulle critiche dell’anno scorso a lui e Zanetti: “Tutte le critiche erano rivolte a noi due, non so se per l’età o per cosa, ma io ho sempre corso. Io so che il giorno che non mi sentirò e che la squadra non avrà più bisogno di me, mi farò da parte, ma ora ho ancora tanta voglia di andare avanti”.

“Tanta gioia, tanta felicità. Ecco che cosa proviamo per questa vittoria meritata, con una grande reazione. Non è mai facile in questo tipo di gare. Rimarrà nel cuore questa gara, la dedico a mio nipote Santi – che ha tre anni e che ieri ha avuto un intervento chirurgico con qualche complicazione, ma ora fortunatamente sta bene -, alla mia famiglia e a Giacinto Facchetti. Grande coraggio e cuore, è stata una vittoria da Inter”.

Cambiasso – “Sapevamo dei punti forza della Juve, ma sapevamo anche che dovevamo attaccare, siamo stati bravi a tenere il piede”.

“Se questa vittoria può essere un punto di svolta? Decisiva? Decisiva non credo, sicuramente importante. Noi avevamo detto che il risultato non avrebbe cambiato il nostro essere squadra in fase di formazione, c’è un progetto e vediamo quanto durerà. Eravamo molto convinti. Io sono sicuro che i singoli non riescono a fare nulla senza sostegno di squadra. La squadra c’è, si è visto, al di là del fisico il nostro atteggiamento giusto è stato quello mentale. Handanovic ha fatto grande parate, ma lui è un portiere di una grande squadra. Samir ha fatto una parata fondamentale su Marchisio e poi il nostro grande merito è stato cercare di fare la nostra partita”.

“Noi siamo l’Inter, non dobbiamo essere anti-nessuno, dobbiamo cercare di fare il nostro campionato e di fare il massimo in ogni partita. Noi come Inter abbiamo gli obblighi per la Società che rappresentiamo. Faccio fatica a separare squadra e allenatore. Quando le cose vanno male siamo tutti insieme e anche quando le cose vanno bene. Quando eravamo in ritiro mi hanno detto adesso Ivan Cordoba e’ dall’altra parte, no, non era così, perché noi siamo tutti insieme, siamo l’Inter. L’altra parte sono gli altri”.

Moratti – “Dopo 17 secondi prima mi sono preoccupato che fossimo partiti male, poi quando ho visto il fuorigioco ho pensato alla solita storia: sono stati bravi i giocatori a reagire ad un’ingiustizia di quel tipo”.

“Stramaccioni non ha bisogno di confronti con Mourinho: è bravo e basta, è sorprendente. Sapevo che avrebbe schierato il tridente da tre giorni. Ora sono felice perché da una stagione che sembrava di passaggio, ora si fa interessante, ma aspettiamo a parlare di obiettivi scudetto”.

Ranocchia – “È stato bello, veramente bello. Ho faticato tanto, la Juve è una grande squadra e ci ha messo in difficoltà ma abbiamo tirato fuori cuore e carattere, portando a casa tre punti molto importanti. I problemi creati da Marchisio? Sapevamo quanto fossero abili negli inserimenti, è la loro forza. Attaccano l’area con tanti giocatori, poi Samir è stato incredibile e dopo la sua parata siamo rinati, inoltre nella gestione della gara siamo cresciuti molto, sapevamo che era lunga e che non dovevamo perdere la concentrazione”.

(Inter.it)

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