Interisti tra entusiasmo e cautela

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Suning irrompe vorticosamente nel calciomercato italiano e nelle speranze degli interisti, con l’intenzione di fare sul serio. Almeno così si dice. Una volta raggiunto il pareggio di bilancio e con l’uscita di scena di Thohir, da giugno, si parla di grandi cose. Grandissime. Un mercato da 150 milioni, che sta suscitando due reazioni contrapposte nella tifoseria nerazzurra. Da una parte c’è l’euforia, dopo anni di carestia, un legittimo entusiasmo verso i nuovi orizzonti promessi, che però porta con sè anche due sgradevoli effetti collaterali, il guardare con disprezzo alla presidenza Moratti, imputata improvvisamente di ogni male (e stranamente la gestione Thohir viene assolta da ogni colpa) e un atteggiamento da novella inquisizione tipicamente social-internettiana verso ogni voce critica. Dall’altra parte invece c’è la cautela, di chi non si esalta al profumo dei soldi, ma vuole vedere con quale criterio si muoveranno i cinesi e se ci sarà buon senso o spendi e spandi senza capo ne’ coda. Anche questo atteggiamento è legittimo come il primo, ma porta anch’esso un effetto collaterale, quello dell’eccesso di scetticismo e pessimismo, che non tiene conto della novità salutare insita nella gestione Suning. Dunque entusiasmo e cautela sono due atteggiamenti che si possono ben accompagnare insieme e controbilanciare, depurati chiaramente dei loro estremi, il neototalitarismo da social da una parte e il cupismo eccessivo dall’altra. Amala.