Quattordici giorni di allenamenti, due ad Appiano Gentile e dodici a Riscone di Brunico, due amichevoli. Questo il bilancio della prima parte della preparazione estiva. Come ha scherzosamente detto Mancini, tutto verrà rovinato ora dalla tournè in Cina dove la squadra si allenerà poco e giocherà molto. Battute a parte, ma neanche tanto e infatti di ritorno dall’estremo oriente è previsto un altro mini ritiro in montagna, cosa dire di queste due prime settimane? Mancini ha lavorato tantissimo coi reparti, difesa, centrocampo e attacco cercando di rimediare a ciò che non funzionava nella scorsa stagione: Concentrazione nella fase difensiva, impostazione della manovra e uscita dal pressing, percentuale realizzativa per rendere il possesso palla meno sterile. Dalle due amichevoli è emerso un maggiore cinismo sottoporta, impossibile avere già indicazioni sul resto. E’ stata una preparazione intensa, con tantissimo pallone e lavoro tattico e un moderato lavoro in palestra e aerobico. Con una stagione senza coppe europee non c’è bisogno di sovraccaricare troppo. Sul piano degli schemi si è visto come le mezz’ale rispetto all’Inter mazzariana non dovranno solo allargarsi in fascia, ma anche puntare l’area verso l’interno. Importantissimo l’esperimento Kovacic regista davanti alla difesa, da rivedere. Il modulo è quasi sempre il 4-3-1-2, provati anche il 4-2-3-1 e il 4-3-3, ma l’attuale rosa non permette cambiamenti rispetto all’anno scorso e non è detto che non sia il rombo il modulo anche per l’anno prossimo. Ora la Cina.