Il tifo a San Siro, la giornata del tifoso interista
Rieccomi qui, di fronte ai cancelli di San Siro, questa volta mi presento tardivo rispetto ai miei standard, sono le 14.30 e mi attendono venti minuti di coda, dopo i quali varco i cancelli (come si dice in questi casi) del Meazza
Lo stadio è già pieno, 67000 beneamanti coprono le tribune, lasciato libero solo il terzo anello verde, sopra la curva nord, mentre sono solo 500 i tifosi genoani, che si assiepiano dietro gli striscioni Piazza Armenia e Carruggi, mentre la Brigata Speloncia rimane più laterale, insieme ad altri stendardi vari. Colorati da cinque bandieroni e qualche stendardo, i genovesi si fanno sentire più per i cori contro l’Inter che per il sostegno alla squadra, contraccambiati dalla curva di casa, che non dimentica anche i gemellati del Genoa, i napoletani.
Da non dimenticare che la beneamata è stata accolta da una sciarpata di tutto lo stadio sulle note di pazza Inter, è la giornata degli Inter Club, come vi avevamo annunciato, centinaia di pulmann e aerei sono arrivati da tutto il mondo, il clima è bello e colorato.
Quanti applausi per Joao Mario e Brozovic ogni volta che vanno all’angolo a battere il corner, che bello vedere il pubblico riappacificato anche con Dalbert, l’Inter segna e risegna subito, tanti turisti e stranieri sugli spalti sono estasiati dal clima, mentre i genoani insistono con i cori ostili, ma nella ripresa l’esaltazione per il terzo gol porta la curva a coinvolgere tutto lo stadio in cori e saltelli al grido di chi non salta è rossonero, poi all’ora di gioco tradizionale sciarpata, segue un coro ininterrotto per almeno 15 minuti che recita “impazzisco per te”, che si trasmette ipnotico agli altri settori, tanta voglia di gioire, ma anche di dare un grande tributo a Goran Pandev, che oggi indossa la casacca del Genoa e lascia il campo a metà ripresa circondato dall’affetto di ovazioni, cori e applausi. Il tifo interista non dimentica gli eroi del Triplete.
Ma martedì si replica, nell’atmosfera Champions è di scena il Barcellona.
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