Var, buona la seconda

Nella seconda giornata di campionato la Var ha risolto il 70% dei casi dubbi: evitata una grave ingiustizia ai danni del Bologna, annullando un gol del Benevento al 97′ in netto fuorigioco non visto dall’arbitro, evitato di dare un ingiusto rigore contro il Sassuolo per il Torino, ma anche un rigore al Sassuolo viziato da fuorigioco, assegnato un rigore all’Udinese grazie alla Var e un gol alla Spal, un rigore alla Juventus non visto dall’arbitro. Eppure assistiamo a polemiche, fomentate dai mass-media, il corriere dello sport titola “così non Var”, perchè l’arbitro ha ritenuto di non verificare un rigore richiesto dalla Roma, la gazzetta dello sport titola “Var croce e delizia”, una finta equidistanza, solo perchè non è stato visto un fuorigioco del Genoa contro la Juve, il giornalista Alfredo Pedullà aizza i commentatori contro la Var sui social network: I commenti sono per stomaci forti, paranoia, complottismo, cultura antisportiva, ma dall’altra parte altri reclamano l’intervento della Var per una manata di Bonucci in area contro un giocatore del Cagliari. Un’analisi razionale e oggettiva delle prime due giornate di Var ci dice invece che lo strumento sta funzionando nella maggioranza dei casi, ma se si pretende la perfezione è facile poi dire che non funziona. La cultura contestatrice, del tutto e subito, favorisce il ritorno al passato, frena il progresso in nome di una retorica antisistema.