Spalletti: “Fossimo stati più in ordine avremmo fatto un mercato diverso, miei giocatori sono stelle, ma qualcuna è da rispolverare”

E’ uno Spalletti sempre allusivo quello che si presenta alla seconda conferenza stagionale, ridotta nei tempi rispetto all’ora abbondante della prima volta, grazie allo stratagemma dell’ufficio stampa, che l’ha organizzata mezz’ora prima di partire per Roma, in modo da contingentare i tempi. Il dialogo coi giornalisti ruota intorno a due sassi gettati nello stagno da Spalletti, il primo viene proposto così: “Se fossimo stati più in ordine, avremmo potuto fare un mercato diverso”. Il tecnico ammette che i piani erano diversi, smentendo la propaganda che vuole che questo sia stato il mercato pianificato e voluto fin da principio da Sabatini e Ausilio. Il toscano non vuole polemizzare coi due direttori, la frecciatina è rivolta alla proprietà, che si è presentata a giugno ancora con delle pendenze verso il Fair play finanziario, insomma con i conti ancora non in ordine e ha dovuto ritardare il via al mercato, nel frattempo facendosi soffiare gli obbiettivi prestabiliti in principio, poi a luglio è arrivato lo stop del governo cinese. Il secondo dardino è alla squadra, “ho una squadra di stelle, ma qualcuna è da rispolverare”, dice il mister, che sgombra il campo dall’idea che siano Perisic (molto elogiato) e Icardi (comunque richiamato a venire dieci metri più indietro per aiutare la squadra). Spalletti comunque richiama la squadra alla massima professionalità, anche se siamo ad agosto, consapevole che è negli scontri diretti che si gioca il campionato quest’anno, visto il profondo divario tra le prime cinque-sei e il resto del campionato, poi elogia fortemente i giocatori della Roma, elencandoli quasi tutti uno a uno, e a chi gli chiede se firmerebbe per ottenere con l’Inter lo stesso risultato dell’anno scorso risponde: “non firmo, è una cosa irripetibile”.