Spalletti: “Avevo dato indicazioni diverse ai miei giocatori, poca tecnica”

Le interviste di Spalletti dopo il pareggio con l’Atalanta, la tattica dell’Inter, il modulo di gioco scelto dall’allenatore, perchè Karamoh non gioca

La partita di ieri sera dell’Inter ha visto una squadra molto diversa dal solito. Le assenze di Candreva (in panchina, ma infortunato), Brozovic e Vecino non bastano a spiegare le scelte dell’allenatore nerazzurro, che ha rivoluzionato gli assetti, non tanto per il modulo, già visto nelle precedenti partite, ma per le posizioni in campo dei singoli. Ecco cosa ha detto Spalletti dopo la gara e cosa avrebbe potuto fare diversamente.

 

LE POSIZIONI IN DIFESA Nel dopopartita di Atalanta-Inter 0-0, Spalletti ha spiegato la sua formazione e le sue scelte con questa dichiarazione ai microfoni di Skysport: “Avevo detto a Cancelo di difendere alto, con Skriniar che doveva scalare a destra e a seguire gli altri componenti della difesa, ci eravamo parlati prima della partita”. In pratica l’Inter avrebbe dovuto difendere con una difesa a quattro con Skriniar terzino destro, disponendosi in questo modo in fase difensiva: Handanovic; Skriniar, Miranda, D’ambrosio, Santon; Gagliardini, Borja Valero; Cancelo, Rafinha, Perisic; Icardi.

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La fase offensiva invece è stata quella che doveva essere, con il modulo 3-4-2-1 scelto da Spalletti: Handanovic; Skriniar, Miranda, D’ambrosio; Cancelo, Gagliardini, Valero, Santon; Rafinha, Perisic; Icardi. Poi Skriniar e D’ambrosio si sono scambiati le posizioni, quindi anche in fase difensiva D’ambrosio doveva fare il terzino destro e Skriniar tornare centrale, in una disposizione più sensata per lui, ma di centrosinistra rispetto al solito centrodestra.

LA SCELTA DI BORJA VALERO DAVANTI ALLA DIFESA Quello che però meno convince è la scelta di far giocare Borja Valero davanti alla difesa, aspetto che durante le interviste del postpartita non è stato affrontato. E’ vero che c’erano Brozovic e Vecino indisponibili, ma si poteva arretrare Rafinha in quella posizione. L’idea che il brasiliano non possa giocare da regista basso sembra dettata dalla stessa erronea convinzione che ha portato Spalletti a ritardare la scelta Brozovic per mesi, ma con questa mentalità non avremmo mai visto Pirlo in quel ruolo e nemmeno Mata o Rooney.

In sostanza non si doveva stravolgere la linea difensiva, che è stata la base dei buoni risultati di marzo e che è sempre stata una linea a quattro in fase difensiva con da destra Cancelo, Skriniar, Miranda e D’ambrosio e in fase offensiva a tre con Miranda in mezzo a Skriniar e D’ambrosio.

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PERCHE’ NON KARAMOH? Tutto nasce dalla volontà di Spalletti di non fare la cosa più semplice, sostituire Candreva con Karamoh. La squadra poteva così sopperire alle assenze mantenendosi simile alle precedenti partite limitandosi a inserire Karamoh al posto di Candreva, arretrando Rafinha al posto di Brozovic squalificato e mettendo nel ruolo di trequartista dietro la punta Valero o Eder. Invece si è sballata la linea difensiva, cambiando posizione a D’ambrosio, Skriniar, Miranda, Cancelo, si è inserito Santon fuori ruolo (è un terzino destro) invece di Karamoh, si è messo Borja Valero in una posizione dove aveva fatto malissimo nelle ultime cinque partite giocate lì (che avevano fruttato all’Inter tre punti, con Brozo trequartista in contemporanea).

LA TECNICA Spalletti poi sempre davanti a Sky è tornato ad attaccare la squadra riproducendo in fotocopia lo stesso schema del siparietto sulla scarsa qualità dei giocatori messo in scena dopo un altro 0-0, quello con il Napoli. Questa volta l’ex allenatore dell’Empoli si è soffermato sulla scarsa “tecnica” dei giocatori, rimarcando i tanti passaggi sbagliati nel secondo tempo: “Voi dite che questa squadra ha tecnica? (fa una faccia perplessa ndr) Bisogna farla vedere però.”

ICARDI Su Mediaset invece se le è presa con Icardi, invitandolo a “venire più incontro in partite come queste”.

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