Le pagelle di Atalanta-Inter 0-0

I voti dei giocatori dell’Inter dopo la partita pareggiata a Bergamo contro l’Atalanta

Pochi sopra il 6 dopo lo 0-0 contro i Gasperini Boys, ma le colpe ricadono su Spalletti, con una lunga sequela di scelte sbagliate indirizza la partita. Squadre a specchio e duelli individuali a tutto campo, tra parentesi il giocatore dell’Atalanta affrontato da ogni singolo giocatore dell’Inter.

Handanovic 8,5 Terza parata da copertina in tre partite, Bonucci nel derby, De Silvestri contro il Torino e stasera su Barrow. Dategli una Champions, mica la coppa, almeno un girone.

Skriniar (Gomez e Cristante) 5,5 Nei primi minuti Gomez lo fa impazzire, poi va sul centrosinistra. Serata da incubo in fase d’impostazione, mangiato vivo da Cristante, non sa a chi dare il pallone, sono tutti marcati, non si fida, la perde, la passa indietro ad Handanovic, la butta a casaccio. In fase difensiva le dà e le prende.

Miranda (Barrow e Cornelius) 7 Primo tempo in netto affanno alle prese con la velocità del giovincello Barrow, poi Gasperini gli dà una mano mettendogli Cornelius e se lo mangia dandogli una lezione, non gli fa toccare palla.

D’Ambrosio (Cristante e Gomez) 5 Sballottato a sinistra e a destra, serata confusionale con troppi errori e momenti di sfasatura. Intesa con Cancelo zero.

Cancelo (Gosens e Castagne) 5,5 Emblema della totale confusione tattica e del polverone innescato da Spalletti, non ci capisce niente nei primi dieci minuti, ci capisce poco nei restanti 35 minuti, si ripiglia nella ripresa, ma non fa nulla di eccezionale. Abbiamo detto, finalmente uno che dribbla, però non è necessario tentare il dribbling in ogni zona del campo.

Gagliardini (Freuler) 5 Immaturo e acerbo, da un giocatore della sua stazza ci si aspetta maggiore tenuta nei contrasti e nei duelli individuali, ma anche stasera fa un lancio perfetto dalle retrovie che mette Perisic davanti al portiere. Comunque se la squadra gira gira anche lui, altrimenti pecca di personalità.

Borja Valero (De Roon) 5 Piazzato davanti alla difesa, dove mai dovrebbe essere messo, non può che dare il peggio di sè, non è in grado di far filtro, spesso lasciato sul posto, è preso in mezzo tra Cristante e De Roon, che lo massacra in fase di pressing e non ha i tempi per far ripartire l’azione.

Santon (Hateboer) 5 Concede metri ad Hateboer per tutta la prima frazione, poi nella ripresa prova a scrollarsi di dosso la timidezza e cerca di venir fuori, ma anche lui è fuori posizione, è un terzino destro che da anni gli allenatori si ostinano a mettere a sinistra.

Rafinha (Masiello) 6,5 Nella fase iniziale riesce a prendere in controtempo Masiello, pur giocando sul centrodestra, quando la sua zona è il centrosinistra, poi il difensore atalantino gli prende un po’ le misure, lui commette qualche errore, ma rimane l’elemento più di qualità, quello più in partita, quello che regge meglio i contrasti e la fisicità degli orobici. Non sembra più stanco di altri, sembra un torello a dire il vero, ma Spalletti lo toglie.

Perisic (Toloi) 4 Sbaglia tre gol e non passa la palla a Icardi, ma per Spalletti è l’insostituibile.

Icardi (Caldara) 5,5 Riceve un solo pallone che non sfrutta, serve un assist di tacco per Rafinha, non sembra in gran giornata, ma non può fare molto così isolato e malservito.

Eder (Masiello) 5 Tiro sulle natiche o sulle caviglie dell’avversario, punizione pretenziosa da 35 metri, il suo repertorio ormai lo conosciamo, così come l’ostinazione monotona dell’allenatore a farne sempre il primo cambio della partita.

Karamoh sv Difficile fare qualcosa con quattro minuti scarsi a disposizione. Il problema è che se non ti fanno giocare quando Candreva è indisponibile quando giochi?

Spalletti 3 Pur di non sostituire Candreva con Karamoh innesca un polverone mettendo almeno cinque giocatori fuori ruolo. La semplicità e il buon senso fanno un grande allenatore, ma anche fare i cambi giusti e al momento giusto, togliere Rafinha oggettivamente non ha alcun senso, fare il secondo cambio all’89’ (il terzo non pervenuto) è davvero disarmante. E’ stato un calciatore di serie C, non è che “soffre” i giocatori di qualità?

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