Quelli che difendono l’indifendibile

Interisti o integralisti religiosi?

Perchè l'Inter ha venduto zaniolo

Mi è capitato di sentire dire che il vero interista è colui che difende l’Inter sempre e comunque, magari con la sciabola tratta. Ma che vuol dire difendere l’Inter? L’Inter è fatta da tante persone che possono fare cose giuste o sbagliate, inoltre nell’Inter possono convivere idee diverse. Già di per sè dunque si tratta di una frase semplicistica e tranciante. Inoltre io interista non devo difendere l’Inter, non sono un avvocato e non siamo in un tribunale, io interista devo fare gli interessi e il bene dell’Inter secondo il mio personale punto di vista, che è cosa diversa. Ma andiamo sul concreto e su degli esempi concreti:

Brozo brothers

L’Inter vende Zaniolo. Devo difendere “l’Inter” (in realtà i responsabili della cessione) per averlo fatto, magari inventandomi che il fair play finanziario ci ha costretto a venderlo? No, non c’è motivo, perchè è vero che l’Inter doveva ricavare 40 milioni secondo il FPF, ma non sta scritto da nessuna parte che una parte di questi doveva arrivare dalla cessione di Zaniolo, perchè io non devo “difendere l’Inter” ma l’interesse e il bene dell’Inter e vendere Zaniolo è andato contro l’interesse e il bene dell’Inter.

Ma entriamo in un aspetto più particolare e soggettivo. Ho notato che in realtà quelli che “difendono sempre e comunque l’Inter” in realtà non difendono sempre e comunque l’Inter. Già, per esempio la scelta, giusta o sbagliata che sia, da parte della società di non fare ricorso contro la squalifica di San Siro non è stata difesa dai “difensivisti”, ma criticata. Che succede? C’è quindi una sorta di strumentalità, o una arbitrarietà megalomane secondo cui gli altri non possono criticare l’Inter ma io posso? Oppure l’idea che qualunque critica che viene percepita proveniente dai media o dal “sistema” va respinta a prescindere, vera o falsa che sia, in nome della difesa della propria fazione, mentre al contrario si può criticare. Ma si torna al punto di prima, difendere la fazione o difendere l’interesse e il bene dell’Inter? Non è più allora un problema di interismo, ma di mentalità. La mentalità per cui tutto ciò che proviene da ciò che è considerato “i nemici” va considerato falso, ingiusto e da respingere in toto è tipico della mentalità fanatica, settaria, totalitaria, ottusa, non è interismo, ma fondamentalismo religioso.

Bambini allo stadio

Che non sia interismo ma fondamentalismo religioso lo si vede in alcune situazioni paradossali, dove il difensivismo arriva a fare le barricate per gente che non è interista, come il telecronista di Sky che esulta solo per fare show mediatico al gol di Vecino, come Wanda Nara che insulta i dirigenti dell’Inter, personaggi che non c’entrano nulla con l’Inter, non ne fanno parte, ma in qualche modo il difensivista ha percepito che sono stati criticati da “loro”, “gli altri”, “i nemici” e quindi bisogna difendere, di fatto risultando completamente succubi, subordinati e dipendenti da tutto ciò che dicono “loro”, “gli altri”, “i nemici”. Come dire, devo dire tutto il contrario di quello che io considero il “sistema”, un manicheismo paranoico che in realtà è schiavo del sistema che si dice di voler combattere. Non è interismo, ma fanatismo religioso.