Addio Bersellini, il nostro ricordo

Eugenio Bersellini, grande allenatore dell’Inter dal 1977 al 1982, ci ha lasciato all’età di 81 anni. Per tutti era il sergente di ferro, ma i suoi metodi d’allenamento erano tutt’altro che antiquati. Fu il primo, infatti, a introdurre lo stretching nel calcio e a dare grande importanza alla parte atletica negli allenamenti, ma il suo marchio era fatto anche di ritiri lunghissimi e ferrea disciplina. E fu così che portò l’Inter a vincere il suo dodicesimo scudetto nel 1980, rimanendo in testa alla classifica dalla prima all’ultima giornata, al termine della quale disse, “giocavamo meglio l’anno scorso, ma l’inesperienza ci fregava”. Perfezionismo? Forse, o forse meglio onestà intellettuale, serietà, prova di verità. Vanno ricordate anche le due coppe Italia, non solo, la semifinale di coppa dei campioni persa con il Real Madrid, in anni in cui le italiane faticavano a superare gli ottavi nelle coppe europee, ma anche le due goleade alla Juventus. Era un’Inter tutta italiana quella dello scudetto 1980, fu lui a lanciare “spillo” Altobelli, il primo a rilasciare un ricordo commosso in queste ore nei confronti del suo ex allenatore, dove ha spiegato che è diventato quello che è diventato grazie ai suoi metodi di allenamento. Non poteva che essere più problematico il rapporto con il “Becca” Beccalossi, che finì addirittura fuori rosa per la sua indisciplina, per poi essere reintegrato. Lasciata l’Inter, andò a vincere un’altra coppa Italia con la Sampdoria nel 1985, poi alla Fiorentina, Avellino e Ascoli passando per Torino granata. Dagli anni ’90 è uscito dai riflettori del grande calcio, ma è sempre rimasto in attività, prima nelle serie minori, poi addirittura in Libia, alla guida della nazionale e poi campione di Libia. L’ultima esperienza da allenatore nel 2007, di nuovo in Italia, alla Lavagnese in serie D, condotta alla salvezza. Ma il suo ricordo è sempre rimasto vivo nelle menti dei tifosi nerazzurri, in ogni momento di difficoltà, negli anni seguenti, ricorreva tra il popolo nerazzurro la frase “ci vorrebbe un sergente di ferro.” Ora il sergente si riposa.