Tramonta la Lula, sorge il mitologico Lauthauram, metà toro e metà gazzella

Inter-Roma 1-0 80′ Thuram

Non vincere una partita così sarebbe stato assurdo, dominio assoluto, Mourinho che è venuto a fare catenaccio, Lukaku che vagava per il campo sperduto. Diciamolo, nonostante il gol sia arrivato solo a dieci minuti dalla fine non si è percepita una particolare tensione o apprensione, l’impressione che prima o poi la rete si sarebbe gonfiata e dalla parte giusta. Rimane questa cosa, un po’ vista col Torino, di non chiudere le partite, ma anche col Bologna, dove si era 2-0, ma può essere vista da un duplice lato. O una incapacità a martellare sui fianchi deboli degli avversari, ad entrare negli spazi giusti, ad individuare i punti deboli delle difese avversarie, o ad una tranquillità e pazienza, contando anche sugli innesti nel secondo tempo. Personalmente in partite in cui le squadre fanno catenaccio mi piacerebbe provare Klaassen dietro le due punte o vedere di più Frattesi, ma non è una critica a Inzaghi, sono convinto che nel corso della stagione ci sarà spazio per tutti.

Intanto la Lula è tramontata, ora c’è un personaggio mitologico, metà toro e metà gazzella, il Lauthauram, su Lukaku invece abbiamo detto, assurda la decisione della questura di Milano di vietare i fischietti, nella storia hanno fatto entrare motorini, bombe carta, svastiche, cori e striscioni antisemiti, ma il fischietto no, proprio quello che poi serviva anche ad evitare ululati razzisti, versi della scimmia, ma non c’è stato bisogno perchè l’imperatore del basso impero non ha toccato palla. Il pubblico interista ha dato prova di grande civiltà, senza traccia di razzismo, ma l’impressione che Lukaku ormai susciti solo indifferenza ed anche un po’ di tristezza malinconica.. Ora c’è la mitologica Lauthauram. Avanti così.