Su proclami, liste champions e due interismi

Interismi e parole

Tanto atteso questo 28 novembre che un po’ si è sgonfiato, era la serata della verità di Champions, ma ci ha detto tante mezze verità, doveva finire in goleada da una parte e dall’altra ed è finita con uno striminzito 1-0, il Tottenham doveva partire a massima intensità nella prima mezz’ora e invece è partito lentissimo, tanto ingenui e scolastici a San Siro il 18 settembre, tanto sornioni e tattici questa sera i boys di Pochettino. L’Inter? A sentire il suo attuale allenatore doveva venire qui a giocarsela, invece ha atteso il triplice fischio finale per tutta la sera 

cambio valero nainggolan

Piccola considerazione, ma chi ha fatto la lista Champions? Causa arcigno fair play finanziario i meneghini hanno dovuto escludere tre giocatori, ebbene, hanno tolto un terzino – Dalbert – e fin qui va bene, e ben due centrocampisti – Joao Mario e Gagliardini – così che stasera in panca nel ruolo c’era solo Borja Valero, e meno male che c’era.

Esistono due anime dell’interismo, chi si esalta perchè sembrerebbe che Perisic ha detto F… you ad un giornalista nel pregara e chi si chiede perchè Perisic fa male sul campo da quattro mesi. Chi si danna perchè abbiamo perso e che si infiamma perchè pare che un opinionista Rai credendo di essere fuori onda si sia fatto sfuggire un “squadraccia”. Due mondi diversi. Calcio e politica. Cultura sportiva e militanza.

A Wembley il campo è spelacchiato, ci hanno giocato i virgulti del football americano e lo hanno ridotto così, sugli spalti si sentono più i 4500 tifosi interisti che i 65000 tifosi di casa, ma Lautaro? Dopo Cancelo, Rafinha e perchè no Pinamonti, un’altra tacca sulla cintura di Spalletti, saranno contenti Zanetti e Milito.

Che bello però giocare contro le squadre di Premier, del Tottenham prenderei Aurier, Sissoko, Keane, Eriksen ovviamente e monitorerei Winks.

E ora? E niente, ora si va a Roma, poi a Juventus, quindi ci si gioca tutto l’11 dicembre contro il Psv. Amala.

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