Mazzarri s’illude, vince Conte, mentre Leicester e Arsenal cercano se stesse

Mazzarri-16Oggi in Premier League priorità assoluta a Watford-Chelsea, primo derby londinese tra italiani, ossia Mazzarri-Conte. Due allenatori che formalmente si rispettano, ma ai tempi di Juventus e Napoli erano disposti a tutto pur di battere il “collega” e si contendevano lo scudetto. Grande l’attesa anche perché l’esordio di Conte con i Blues è stato a dir poco scoppiettante. Gli aggettivi per descrivere i suoi festeggiamenti dopo il gol della vittoria all’ultimo minuto e gli abbracci ai tifosi sono una specie di variazioni del concetto di maniacalità: “sfrenato, energia incontenibile, esultanza passionale, scatenato”. Per contro Mazzarri ha grossi problemi con l’inglese, deve trattenere al momento le sue emozioni, ma aspettiamo perché ricordiamo come “morsicava” le bottiglie di acqua minerale nei momenti di rabbia e quando accusò Conte di avergli “copiato” il modulo 3-5-2. Pronti via e vediamo tutti i giocatori correre in modo forsennato mentre i due allenatori si sbracciano e urlano senza sosta. Il Chelsea è più squadra e con maggiore tasso tecnico, ma manca di  creatività a metà campo mentre il Watford appare ben disposto in campo e tutti si impegnano al massimo. Primo tempo deludente come occasioni, ma nella ripresa Blues all’arrembaggio e i gialli di Mazzarri, assistito dal fedele Frustalupi, faticano ma reggono bene in difesa e addirittura passano in vantaggio con Capoue a seguito di un grave errore della difesa del Chelsea. Conte capisce di aver sbagliato formazione e inserisce due nuovi centrocampisti appunto per dare creatività e un attaccante vero in aiuto a Diego Costa. Continua il dominio dei Blues e in soli 6 minuti, a dieci dalla fine, ribaltano il risultato grazie a due colossali papere del portiere Gomes, vanno a segno Batshuayi e Costa. Peccato per l’avvilito Mazzarri che meritava il pareggio, pur con una squadra che lotta, ma decisamente modesta (il proprietario Pozzo dovrà aiutarlo per salvarsi). (Continua sotto)

Registrato il sorprendente crollo del Liverpool in casa del neo promosso Burnley, vediamo Leicester- Arsenal, le prime due in classifica dello scorso campionato, ora entrambe a zero punti. Le ex capoliste appaiono ancora in rodaggio, ma mentre i Gunners mostrano più ordine e più occasioni, (ma, caro Wenger, Sanchez non è un centravanti naturale!), le Foxes sembrano ancora immerse nel loro sogno del titolo conquistato da cui fanno fatica a svegliarsi, anche se c’era un netto rigore a loro favore. Il seppur placido Ranieri deve averli energicamente scossi nello spogliatoio perchè i campioni danno evidente segno di risveglio, ritrovando quella che nel linguaggio sportivo chiamano fame. Eccoli correre, lottare, viene negato un secondo rigore, ma non segnano. Finisce 0-0, ma con il Leicester ritrovato, il rodaggio continua invece per i Gunners e sorgono dubbi su Wenger. Usa molti, forse troppi, giovani, utilizza Ozil, Giroud, Wilshere solo nel finale e se ricordiamo che gli scommettitori lo hanno indicato a inizio campionato come tra i maggiori candidati al licenziamento sorge una domanda: e se un certo Roberto Mancini andasse a vivere a Londra intorno al prossimo Gennaio?