L’ultimo duello di Premier

Testa a testa Liverpool-Man City

Conquistata la finale di Champions League nell’incredibile serata di ieri sera, il Liverpool di Klopp ora tenta un’altra clamorosa rimonta in campionato

Action Images via Reuters / Tony O’Brien Livepic

L’ultima giornata di Premier sarà il 12 maggio

Solo due partite alla fine della Premier League, solo due squadre che lottano per la vetta, ma solo un punto che al momento le divide. Veramente un grande ed emozionante finale al quale assisteremo tra Manchester City, l’attuale capolista, e Liverpool. Tutti i tabloid inglesi sono in fervente attesa e si sprecano articoli per descrivere la situazione che entrambe le squadre stanno vivendo. Oggetto principale degli articoli è senza dubbio il Liverpool in quanto l’ultima vittoria dei Reds risale al 1990. La domanda ricorrente è allora: stavolta la loro storia avrà un lieto fine? Totalmente diversa la situazione del City che vincendo questo campionato conquisterebbe la seconda Premier League consecutiva uguagliando il record del Manchester United di Sir Alex Ferguson che regge da più di un decennio. Sarà perciò un finale di campionato incredibile, pensate che Liverpool e City hanno già superato quota 90 punti, è record nella storia della Premier League e per una di esse potrebbe malauguratamente non bastare a vincere il titolo!

Eccoci allora a Newcastle-Liverpool e da subito vediamo che non è una partita facile per i Reds. Il Newcastle si rivela squadra tosta e combattiva. La squadra di Klopp parte bene e va meritatamente in vantaggio con Van Dijk, ma quella di Benitez non molla e anzi non solo raggiunge il pareggio, ma sfiora il vantaggio con una traversa di Perez a portiere battuto. Proprio nel momento di incertezza Salah riporta invece in vantaggio i Reds, ma è una partita viva e niente è deciso. La ripresa lo conferma e nuovamente è il Newcastle a pareggiare con Rondon e per molti minuti i Reds fanno grande fatica e addirittura non riescono a tirare in porta. C’è inoltre un grave infortunio a Salah e per la squadra di Klopp tutto diventa problematico, è in piena sofferenza, ma a pochi minuti dalla fine è Origi, subentrato a Salah, che segna la rete della vittoria di una partita incredibile.

Due giorni dopo (Lunedì scorso) è il Manchester City che gioca in casa contro il Leicester, un’altra squadra reduce da risultati positivi. Quanto mai opportuna, allora, la scaramantica frase di Pep Guardiola prima della gara  “il Leicester non verrà qui in vacanza”. Di fatto Guardiola non esagerava perché il Leicester si presenta e gioca come una squadra veramente difficile e in forma tenuto conto che addirittura punta a sua volta alla vittoria che la porterebbe al settimo posto che in Inghilterra corrisponde alla qualificazione all’Europa League. Fatica semmai il City che sembra anzi soffrire una certa emozione tanto che non vediamo la consueta solidità, fluidità e intensità e nella prima mezz’ora non si registra un suo tiro in porta. Finalmente il solito Aguero va vicino al gol e da qui i Citizens acquistano fiducia, ma il primo tempo finisce in parità. Entra Sanè nelle ripresa e subito si vede un altro City in continua pressione sostenuto senza sosta dai suoi tifosi, macina gioco e corner (7-0), ma senza risultato finchè a venti minuti dalla fine succede l’incredibile, addirittura l’impossibile. Scende il centrale Kompany probabilmente nell’idea di passare palla a qualche attaccante, giunge a 30 metri dal portiere, nessuno lo marca perché nessuno pensa che possa tirare – quando ha segnato è stato sempre  di testa su cross o calcio d’angolo – decide allora di tirare e ne esce una perla di gol che si insacca nel sette superando un grande portiere come Schmeichel. E’ il gol della vittoria, dell’ennesimo sorpasso del City che si porta a più uno (in questo campionato è il 32esimo!). Il Leicester non ci sta, attacca e i Citizens sbandano, ma all’ultimo minuto sbagliano il facile gol del pareggio. Succede così l’incredibile perché il gol di Kompany di lunedì potrebbe valere il titolo di Premier League. Manca solo una partita, ma alla fine di un simile campionato nessuno può azzardare una previsione circa il vincitore.

Concludiamo con un messaggio rivolto ai tifosi della Beneamata. Abbiamo visto giocare per l’ennesima volta Gundogan: anche stasera non ha mai sbagliato un pallone. Signori proprietari della Società Inter, fate qualcosa, lo aspettiamo.