Il pianeta Inter ruota intorno al sole nero e luccica con la stella Lautaro

INTER-CROTONE 6-2 (11′ Zanellato (C), 19′, 56′, 77′ Lautaro Martinez (I), 31′ Marrone (I, aut.), 35′ Golemic (C, rig.), 63′ Lukaku (I), 86′ Hakimi (I))

Lukaku attroniato dai compagni
MILAN, ITALY – JANUARY 03: Romelu Lukaku of FC Internazionale celebrates with team-mates after scoring the fourth goal during the Serie A match between FC Internazionale and FC Crotone at Stadio Giuseppe Meazza on January 03, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa – Inter/Inter via Getty Images)

L’Inter inizia l’anno con i fuochi d’artificio, partita combattuta per un’ora, poi il Biscione straripa, match fin da subito godibile, spettacolare nel finale, tutto il contrario delle partite noiose di dicembre, Crotone ammirevole per essersela giocata, ma alla fine emergono limiti e differenze individuali e strutturali. Gioco pulito da ambedue le parti, poche sbavature tenendo conto che era la prima dopo la pausa, squadre a specchio con stessa mentalità offensiva, ma schemi diversi

Il Football Club milanese ha giocato in maniera molto differente rispetto al mese scorso, sopratutto Lukaku ha abbandonato la statica mattonella di centrodestra per svariare su tutto il fronte d’attacco in maniera non casuale, ma mettendosi sempre in asse rispetto a dove partiva l’azione, una volta ricevuta palla sulla trequarti dai lanci di Bastoni e Barella o dalle verticalizzazioni di Brozo, è la squadra che inizia a ruotare intorno a lui come tanti pianeti intorno ad un sole nero, tutti i centrocampisti e gli esterni più Lautaro s’inseriscono ai suoi fianchi e in verticale, per ricevere l’assist del gigante buono con i poveri difensori del Crotone che a loro volta girano a vuoto intorno al suo piede perno non riuscendo mai a non farlo girare e non raddoppiandolo mai. E’ così che sono nati la maggiore parte dei sei gol nerazzurri, mentre il belga si è concesso una sola volta la gloria personale – l’unica volta che è stato lanciato nello spazio (da Bastoni) – per dedicarsi tutto il resto del tempo agli assist. Gran giornata per Lautaro, pianeta che diventa stella, tripletta – ma in realtà sarebbero quattro i gol, ma uno viene fiscalmente registrato come autorete di Marrone – poi gloria finale per Hakimi.

Il Crotone è rimasto in partita per più di un’ora giocandosela a viso aperto, con modulo a specchio interpretato da Stroppa come il 3-5-2 di Conte, cioè in chiave offensiva, accettando gli uno contro uno in ogni zona del campo (pure troppo), ma con più palleggio e brillantezza a centrocampo però mancando di un finalizzatore in avanti e con chiara debolezza nelle file dei difensori centrali. Si potrebbe dire che per una volta è stato smentito il detto “le partite si vincono a centrocampo”, perchè lì i rossoblù sono apparsi spesso migliori, più organizzati e tempestivi in questa zona del campo, più brillanti anche fisicamente, vincendo anche i duelli individuali, ma se non hai una punta che la mette dentro e una difesa granitica sono dolori. L’Inter invece ha “scavalcato” il centrocampo, andando direttamente alla regìa di Lukaku sulla trequarti.

Però è anche vero che l’ingresso dal primo minuto del secondo tempo di Sensi al posto di un impresentabile Vidal (tra le altre cose ha regalato un altro rigore in stagione agli avversari), ha sicuramente dato quella qualità in più al centrocampo nerazzurro che è servita, spostando tra l’altro Barella sul centrodestra liberandolo dal patìto confronto con Molina; poi Conte si è cautelato nel finale dando più solidità inserendo Gagliardini e Darmian al posto di due stanchi Barella e Young.

Determinante sicuramente negli equilibri della gara, ma anche nei rispettivi gol i reciproci regali tra Young e Pereira nello scontro sulla fascia a seconda di chi toccava a difendere.

Buon 2021 a tutti e mercoledì subito in campo contro la Sampdoria a Marassi.

IL TABELLINO
INTER-CROTONE 6-2
MARCATORE: 
11′ Zanellato (C), 19′, 56′, 77′ Lautaro Martinez (I), 31′ Marrone (I, aut.), 35′ Golemic (C, rig.), 63′ Lukaku (I)

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni (81′ 11 Kolarov); 2 Hakimi, 23 Barella (70′ 5 Gagliardini), 77 Brozovic, 22 Vidal (46′ 12 Sensi), 15 Young (75′ 36 Darmian); 9 Lukaku (75′ 14 Perisic), 10 Lautaro Martinez.

In panchina: 27 Padelli, 97 Radu, 7 Sanchez, 13 Ranocchia, 24 Eriksen, 33 D’Ambrosio.

Allenatore: Antonio Conte.


CROTONE (3-5-2): 1 Cordaz; 5 Golemic (85′ 26 Djidji), 34 Marrone, 13 Luperto (70′ 6 Magallan); 32 Pereira, 17 Molina (85′ 77 Vulic), 21 Zanellato, 95 Eduardo, 69 Reca; 30 Messias (85′ 20 Rojas), 97 Riviere (61′ 25 Simy).

In panchina: 16 Festa, 3 Cuomo, 11 Dragus, 14 Crociata, 28 Siligardi, 33 Rispoli, 44 Petriccione.

Allenatore: Giovanni Stroppa.

Arbitro: Aureliano. Assistenti: Cecconi – Zingarelli. Quarto Uomo: Ayroldi. Var: Fabbri. Assistente Var: Ranghetti.

Note
Ammoniti.
 Reca (C), Golemic (C), Luperto (C)
Corner: 3-2
Recupero: 1°T 1′. 

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