Gli interisti riaccolgono Icardi

Solo la curva nord ha fischiato Icardi

Il referendum antiIcardi indetto dagli ultras viene respinto dal 90% dei supporters nerazzurri

Anche ieri in 58mila, 50mila applaudono Icardi, solo ottomila lo fischiano e insultano

L’interista non tradisce mai. Fedele e appassionato. Anche oggi si presentano in oltre 60mila, o meglio quai 58mila, visto che oltre 3000 sono tifosi atalantini. La mia passeggiata verso san Siro mi regala la bellezza delle villette di via Monte Rosa come la bruttezza di Piazza Zavattari, la coda è più lunga del solito, l’elicottero della polizia volteggia e a 45 minuti dal fischio d’inizio sono dentro.

Tutte le foto del servizio sono by Calciointer.net (copyright)

Ci sono già quasi tutti gli atalantini, mentre il pubblico milanese si fa attendere, alla fine si riempiono quasi completamente i due primi anelli, verde e arancio praticamente esauriti, pochi seggiolini vuoti al rosso e al blu, la società poteva aprire anche il terzo anello, ma non lo ha fatto, mentre il settore ospiti è quasi pieno , oltre 3mila atalantini, dietro gli striscioni “Bergamo” e “you’ll never walk alone”, cinque bandieroni, tra cui uno raffigurante Mondonico.

Ma andiamo al dunque, quello che tutti aspettano di sapere, l’attesa era quella di vedere la reazione del Meazza su Icardi. Il riscaldamento passa inosservato, ne’ fischi ne’ applausi, ma lo sceneggiato della curva nord è per nulla spontaneo e democratico, i capibastone al segnale lanciano il coro “mercenario” e “uomo di m…”, ma qui la sorpresa, almeno per chi non aveva capito che in realtà il grosso del tifo nerazzurro sta con Icardi, fischi ai cori ostili e applausi di quasi tutto lo stadio per l’ex capitano. Lo speaker annuncia le formazioni e al momento di dire “Mauro” lo stadio risponde con un possente “Icardi”, qualche fischio invece all’annuncio di Spalletti, udite udite, pensa un po’. Anche il minuto di silenzio per commemorare i dieci anni del terremoto dell’Aquila non passa indenne e riecheggiano svariati “Vai Mauro” che squarciano l’aria, con tanto di un “ammazzati” che arriva invece dalla curva nord.

Tifosi atalantini al meazza

Inizia la partita e lo scontro di tifo è durissimo, le due curve passano il tempo a insultarsi più che a incitare le rispettive squadre, il repertorio del tifo di casa è il solito, “domani tutti in cantiere” e “bergamasco contadino”, mentre gli atalantini rispondo a tono con cori antianimalisti (“interista cane b…), ma le due curve sono accomunate dagli insulti a Icardi, come a Genova, quando i genoani hanno duramente insultato Mauro. Sembra proprio che il centravanti non piaccia agli ultras e alla loro mentalità, condita dalla retorica sulla maglia, sul gruppo, sul gregarismo, su cui ha fatto leva Spalletti, ma tutt’altra storia è per il resto del pubblico che accompagna con applausi convinti ogni sua giocata e anche il gol fallito da lui nel primo tempo, mentre spunta pure uno striscione “bentornato capitano”. Appare anche abbastanza infantile il fatto che dall’altra parte la curva nord faccia dei cori a favore di Handanovic e Nainggolan, puramente in contrapposizione a Icardi, visto che erano 20 anni che gli ultras non facevano cori personalizzati per singoli giocatori.

Nella ripresa il tifo invece si concentra più sulla squadra e gli va dà dato atto che da parte della curva nord è incessante e compatto fino alla fine, ma anche i bergamaschi tengono botta, poi quasi nessun fischio al 90′, ma tanta delusione.

Si va a casa sotto la pioggia, ma Zhang Jindong lo sa?

Arrivo a casa e sento Jacopo Volpi alla domenica sportiva dire che Icardi è stato fischiato dagli interisti e ha giocato male. Viva il canone. Viva la rai.

Alla prossima.

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