Braccetti regala il pari alla Juventus

Nainggolan apre le danze al 6′, ma Cristiano Ronaldo pareggia al 61′ e Inter-Juve finisce 1-1

L’Inter nel primo tempo dimostra ancora una volta di potersela giocare con la Juventus, ma nella ripresa il gioco e i cambi di Spalletti limitano i giocatori e finisce con un inutile pareggio che non chiude i discorsi champions

Spalletti con san siro sullo sfondo

L’Inter fallisce il match point champions

Spalletti si dimostra un buon pretattico, dopo aver rivendicato il suo gioco di uscita palla al piede dalla propria metà campo, gioca invece un primo tempo completamente diverso, oppure è stata una scelta dei giocatori? (lo vedremo nella ripresa) Lanci dalle retrovie e palloni lunghi in verticale, uniti a ripartenze centrali con Perisic e Politano che tagliano verso il centro, insieme alle incursioni di Vecino, poi la ricerca del cross dal vertice destro per il cross di sinistro di Politano sul secondo palo, come nel gol di Perisic alla Roma. Da un lancio dalle retrovie di Asamoah per Perisic nasce il corner che porta al supergol di Nainggolan, con la complicità del portiere bianconero. Poi da un contropiede centrale arriva la bordata di Icardi alzata in corner da Szczesny e altre due occasioni dai calci piazzati (Icardi, De Vrij).

Allegri risponde riportando Emre Can a centrocampo dopo gli esperimenti iniziali e stringendo Cancelo con i Bonucci e i Chiellini, anche perchè la posizione più centrale del croato 44 porta a questo e al confronto sulla trequarti con Emre Can sulle palle alte, per questo 3-5-2/5-3-2 in fase difensiva: Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Emre Can, Pjanic, Matuidi, Sandro; Bernardeschi, Ronaldo. I sabaudi poi si distendono in fase attaccante o creando tre coppie in verticale Emre-Pjanic in mediana, Cuadrado-Matuidi sulla mezz’ala offensiva e Bernardeschi-Ronaldo in attacco con questi due in realtà sempre mobili e mai vicini, Cancelo e Sandro sulle fasce e ovviamente Bonucci e Chiellini in copertura. Oppure Allegri sgancia Cancelo e Cuadrado in fascia destra, Emre e Pjanic in cabina di regia, Matuidi e uno dei due attaccanti sulla trequarti e Sandro e l’altro attaccante sulla sinistra. In realtà sono le due punte juventine che nel loro girare non riescono a entrare mai nel gioco, con l’Inter che difende bene e i centrocampisti ospiti che titubeggiano troppo. Si chiude il tempo sull’1-0, con tre occasioni per l’Inter come detto e solo velleitari tiri dalla distanza per gli ospiti. Verticalizzazioni dalle retrovie, lanci lunghi, accentramenti delle ali, contropiedi centrali, oltre ai calci piazzati, queste le armi a sorpresa del Biscione.

Nella ripresa però le cose cambiano e la domanda che ci facevano all’inizio di questa cronaca/analisi trova una risposta, perchè l’Inter torna al solito gioco spallettiano, cioè Perisic e Politano a calpestare la linea del fallo laterale, Nainggolan e Icardi isolati, Vecino che invece di sfondare deve retropassagiare a Brozovic, allora per Allegri è l’occasione di cambiare inserendo finalmente una vera punta come Keane e schierandosi con questo 4-2-4/4-4-2, Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Emre Can, Pjanic; Cuadrado, Ronaldo, Kean, Bernardeschi, che costringe ad uno sfiancante rientro Politano e Perisic e schiaccia l’Inter con due riferimenti centrali più Pjanic a rimorchio, il quale sale in cattedra. Dopo due soli minuti da questo cambio arriva il pareggio Juventino con Cr7, ma poi ci raccontano che i moduli non contano nulla e si può giocare senza punte.

L’Inter al contrario, tornata al solito, inutile, sterile possesso palla orizzontale, spallettomane e retropassale non produce più occasioni per svariati minuti, solo quando Perisic si accentra di nuovo e chiede e ottiene un dai e vai a Icardi trova una colossale opportunità, ma Szczesny si supera. In precedenza lo stesso Perisic aveva colpito l’esterno della rete, ma sugli sviluppi di un corner.

La coreografia antiJuve

La partita ora vede la Juve attaccare, ma offrire ampie praterie ai nerazzurri, scenari aperti e match godibile, ma a differenza del primo tempo quando recupera palla il Biscione non si incunea centralmente, ma amministra o allarga e trova spesso Icardi isolato e Nainggolan attorniato. Allegri prova la carta Pereira che si presenta a san Siro con un colpo di tacco, mentre i cambi di Spalletti nei quindici minuti finali, come con la Roma, consegnano agli avversari il finale di partita: Valero per Nainggolan, ma sopratutto prima Joao Mario per Politano, poi sì Lautaro, ma proprio per Icardi rimanendo a una punta, lo stesso El Toro ha la personalità di crearsi un’occasione da solo su una palla persa dalla Juve. Si chiude di conseguenza con la Juventus all’attacco, D’ambrosio salva su Pereira e finisce 1-1.

L’Inter non vince in casa da cinque partite, 0-1 con la Lazio, 0-0 con l’Atalanta, 1-1 con la Roma e 1-1 con la Juve. In mezzo le vittorie in trasferta contro Genoa e Frosinone e sabato sera si va Udine. Due vittorie, tre pareggi e una sconfitta che complicano la vita e sanciscono il fallimento di quell’obbiettivo minimo stagionale, che era quello di centrare la qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie senza patemi e con anticipo rispetto all’ultima giornata.

IL TABELLINO
INTER – JUVENTUS 1-1
MARCATORI: 6
’ Nainggolan (I), 61’ Cristiano Ronaldo (J)

INTER: 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 6 De Vrij, 37 Skriniar, 18 Asamoah; 8 Vecino, 77 Brozovic; 16 Politano (80’ 15 Joao Mario), 14 Nainggolan (73’ 20 Borja Valero), 44 Perisic; 9 Icardi (81’ 10 Lautaro Martinez). In panchina: 27 Padelli, 5 Gagliardini, 11 Keita, 13 Ranocchia, 21 Cedric Soares, 23 Miranda, 29 Dalbert, 87 Candreva.

Allenatore: Luciano Spalletti

JUVENTUS: 1 Szczesny; 23 Emre Can, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 20 Cancelo, 16 Cuadrado, 5 Pjanic, 14 Matuidi (60’ 18 Kean), 12 Alex Sandro (48’ 37 Spinazzola); 33 Bernardeschi (85’ 35 Matheus Pereira), 7 Ronaldo. In panchina: 21 Pinsoglio, 32 Del Favero, 2 De Sciglio, 15 Barzagli, 24 Rugani, 41 Nicolussi Caviglia.

 Allenatore: Massimiliano Allegri

Arbitro: Banti. Assistenti: Vuoto – Manganelli. Quarto uomo: Doveri. Var: Mazzoleni, assistente Ranghetti.

Note
Spettatori:
 73.855 (oltre tremila juventini nel settore ospiti più altri nello stadio)
Ammoniti: Cuadrado (J), Perisic (I), Chiellini (J), Kean (J)
Corner: 9-4
Recupero: 1°T 0’, 2°T 3’.

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