Tottenham professorale, l’Inter la vince col cuore

Ma che ha fatto l’Inter, batte il Tottenham, Icardi e Vecino ribaltano il gol di Eriksen nei cinque minuti finali

Tutto nella ripresa, Eriksen porta in vantaggio il Tottenham al 52′, Icardi pareggia all’85’ e Vecino, ancora lui, risorge l’Inter al 92′. Nell’altro girone il Barcellona batte il PSV 4-0

Icardi gol al tottenam
Il gol di Icardi

Da Vecino a Vecino. Come in quel finale che regalò la Champions a Roma contro la Lazio, questo finale è stato ancora più inaspettato, ma porta ancora la firma di Vecino, dopo che Icardi aveva già raddrizzato la partita. Una vittoria che nessuna persona sincera può dire di aver predetto, ma non tanto prima della partita, nonostante la precedente vittoria del Parma qui a San Siro, ma sopratutto durante la partita, diciamo intorno al 70′, quando i giocatori dell’Inter ormai privi di ossigeno non riuscivano più a contrastare un Tottenham che appariva superiore fisicamente, tecnicamente e tatticamente, nonostante nemmeno i londinesi si può dire si siano presentati a Milano in forma smagliante.

Vecino il gol al totenamInsomma, non si è proprio vista quella intensità da squadre di Premier, un po’ perchè è noto che gli Spurs non stanno attraversando un buon momento, non solo per gli assenti, ma anche per giocatori non proprio di poco conto come Keane, apparsi lontanissimi dalla migliore forma, oltre però ad assenti come Dele Alli, ma un po’ anche perchè il Tottenham è apparso fare la classica partita da gatto col topo, consapevole che l’Inter ha solo 60 minuti nelle gambe, ma poi il gatto si è trasformato in professore e ha iniziato ad impartire un’accademica lezione di calcio, dimostrando che le squadre inglesi hanno perso la loro identità fatta di furore, agonismo, cattiveria e oggi sono delle macchine perfette, con sincronismi oliati, tecnica da alta scuola, fisicità, progressioni e fluidità di movimenti che anche in un momento per loro opaco sono apparsi superiori a quelli dell’Inter, che dopo un’ora di gioco mulinavano le braccia e saltavano la metà dei bianchi. Si vede una struttura, un lavoro, un team e una preparazione, un’uniformità di squadra che all’Inter non si vede, ma, appunto, manca il cinismo.

Icardi e naingolan
Foto Ansa

Si parte e il Tottenham imposta lentamente da dietro con i due centrali larghi, i due terzini si alzano subito, la squadra tende a muoversi a coppie, mentre nell’Inter c’è disordine e spesso il singolo non è aiutato. Con il passare dei minuti però il Biscione cresce, alza il pressing mentre il Tottenham si disunisce, il povero Son sembra un pesce fuor d’acqua, abbandonato a sinistra con il terzino Davies troppo timido, Dembelè che attacca centralmente, mentre Lamela, Eriksen e Keane formano un triangolo sul centrodestra, sulla destra spinge il fenomenale Aurier, non sempre servito, Dier statuario rimane in copertura. L’Inter strappa diversi palloni in fase d’impostazione ai Pochettino Boys che non vogliono mai buttare via il pallone e rischiano grosso, ma gli Spalletti Brigade non sfruttano, manca il passaggio filtrante e non è un reato pensare al povero Rafinha…

Icardi come esulta
Foto Massimiliano Vitez

In generale però le difese non commettono errori madornali, i nostri dietro sono forti, non ci sono buchi, si registra solo un pallone magistrale di Eriksen (migliore in campo, che classe!) per Keane che scarta Handanovic e poi incredibilmente si addormenta (avevamo detto che era fuori forma), dall’altra parte Vorm impegnato da un quasi autogol di un difensore.

Nella ripresa però il Tottenham inizia a giocare, ci mette più intensità e il gol di Eriksen, seppur in qualche modo fortuito, non è casuale con i nostri tamponati e infilati in uscita. Segue come avevo anticipato un periodo davvero di scoramento, dove i fratelli del mondo finiscono la benzina, Spalletti ci prova con Candreva e Keita, ma sono dolori quando Pochettino si ricorda di Lucas in panchina (brasiliano anni fa trattato dall’Inter quando era giovanissimo), il povero Skriniar, stasera sacrificato terzino destro, è abbandonato alle sue folate, ma vi abbiamo già detto quasi tutto, il Tottenham non ha cattiveria, sembra venuto qui a fare una lezione dimostrativa di calcio, ma non vi abbiamo detto che anche Pochettino ci mette del suo, prima toglie Lamela per rinfoltire il centrocampo con Winks, inspiegabilmente abbassa la squadra che stava dominando e concede metri all’Inter, che trova il più insperato dei pareggi allo scoccare dell’85’. Così succede: Icardi prende un colpo sulla trequarti e si attarda, mentre l’Inter svolge l’azione a sinistra, il buon Asamoah percorre la fascia e vede che Icardi sta arrivando in area in ritardo, a fari spenti da dietro, e lo serve con un gran cross, l’argentino raccoglie indisturbato al limite dell’area al volo e segna un gol che per gesto e bellezza ricorda quello al Milan la stagione scorsa. Lo stadio esplode, è una bolgia come non si vedeva da anni e resusciterebbe anche i cadaveri, cosa che fa, Pochettino ne fa un’altra, toglie Keane, che esce perplesso camminando ed inserisce il terzino Rose, contraddicendo una squadra che invece aveva reagito al pareggio provando a rivincerla e mettendosi a correre e riscoprendo l’intensità da premier, i nostri invece ringalluzziti ritornano in avanti sospinti dal pubblico, Spalletti invece l’azzecca con la mossa Borja Valero che entra in partita bene e conquista un corner, poi ne arriva un altro, De Vrij fa torre ed ecco Vecino!

Il cambio Keane-Rose ricorda incredibilmente il cambio Icardi-Santon di Inter-Juve dell’anno scorso, siamo sempre sicuri che gli allenatori non si possono criticare come se fossero dei medici o degli scienziati?

IL TABELLINO
INTER-TOTTENHAM 2-1

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Miranda, Asamoah; Brozovic, Vecino; Politano (72′ Keita), Nainggolan (87′ Borja Valero), Perisic (62′ Candreva); Icardi.
A disposizione: Padelli, Berni, Ranocchia, D’Ambrosio, Borja Valero, Candreva, Keita Baldé.
All. Spalletti

TOTTENHAM (4-2-3-1): Vorm; Aurier, Sanchez, Vertonghen, Davies; Dier, Dembelé; Lamela (72′ Winks), Eriksen, Son (62′ Lucas); Kane (87′ Rose).
A disposizione: Gazzaniga, Rose, Walker-Peters, Winks, Wanyama, Lucas Moura, Llorente.
All. Pochettino.

ARBITRO: Turpin
ASSISTENTI: Danos e Gringore
ADDIZIONALI: Buquet e Rainville
IV UOMO: Debart

Marcatori: 52′ Eriksen, 85′ Icardi, 92′ Vecino.

Ammoniti: Skriniar, Perisic (I), Sanchez, Vertonghen (T)

Note: spettatori 64.123.

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