Sp-allettati dal pareggio

Inter-Roma si chiude sull’1-1, El Sharawy apre al 13′, Perisic ribatte al 60′

Un pari noioso, Inter senza gioco ma con più personalità in alcuni singoli, capaci di raddrizzare la partita, Roma più organizzata, ma troppo carina

20 April 2019. ANSA / foto di MATTEO BAZZI

L’Inter mantiene sei punti di vantaggio sulla Roma quinta

Inter-Roma è un pareggio che è maturato ben prima del fischio finale, ma su cui le due squadre si sono adagiate almeno a dieci minuti dal termine, dando l’impressione di accontentarsi da ambedue le parti.

Precisamente il cambio Joao Mario per Lautaro ha trasmesso un chiaro segnale dalla panchina e tatticamente ha permesso alla difesa giallorossa di alzarsi di 20 metri tornando a isolare Mauro Icardi, proprio dopo un frangente di gara in cui i ranieristi erano schiacciati.

Foto Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse 20/04/2019 Milano (Italia)

Ma come nostro solito andiamo con ordine. Spalletti non schiera Icardi dal primo minuto lasciando Lautaro a reggere da solo l’attacco. Modulo speculare di Ranieri, ma atteggiamento in campo completamente diverso. Distanze siderali tra i reparti e tra i singoli nella squadra di Spalletti e gioco minimale con un lento possesso palla orizzontale passando la sfera sempre al compagno più vicino, che appunto poi spesso però non è così vicino ed è schermato da un giocatore ospite. Per la Roma invece c’è la tendenza a creare coppie per duettare, l’opzione per gli esterni alti non è solo di limitarsi al cross, ma di cercare la verticalizzazione in diagonale, ma anche maggiore occupazione delle zolle, un gioco più arioso con repentini cambi di gioco, da uno di questi nasce il gol capitolino: Inter attratta e sbilanciata alla sua sinistra, cambio gioco di Dzeko che pesca El Sharawi dall’altra parte solo all’uno contro uno con D’ambrosio che viene saltato con facilità dall’italo-egiziano, il quale dopo un secondo dribbling trova l’angolino opposto portando in vantaggio i suoi.

Il confronto tra i rispettivi trequartisti è imbarazzante, da una parte Pellegrini copre vaste zone di campo, fa la seconda punta vicino a Dzeko, oppure taglia in fascia, poi ripiega da interno sinistro unendosi agli altri due centrocampisti con Nzonzi che si abbassa da perno basso per un 4-3-2-1 difensivo. Fa un lavoro di raccordo, tra i reparti e numerico essenziale, mentre dall’altra parte Nainggolan galleggia nella terra di nessuno distantissimo sia da Lautaro che dal centrocampo. Il belga segue l’azione orizzontalmente in maniera passiva senza mai venire incontro ne’ andare in profondità e non lega i reparti. Non funziona nemmeno la catena di sinistra con Asamoah e Perisic spesso distanti, mentre Vecino appare troppo centrale e non aiuta D’ambrosio. Nonostante ciò Lautaro riceve un mezzo cross e lo tramuta in palo, poi le incertezze di Mirante creano altre occasioni, anche clamorose, ma la prima frazione di gioco si chiude sullo 0-1. Parleremo a parte poi di come il pubblico interista durante la partita si è spaccato tra gli antiIcardi e i proIcardi (la maggioranza).

Al 54′ la svolta, dentro Maurito al posto di Nainggolan, si passa a due punte anche se i dettami del vate di Certaldo vogliono Lautaro dietro a Icardi, ma chiaramente per caratteristiche i due argentinos tendono a giocare vicini, inoltre anche Perisic ora si accentra, è un’Internazionale di fatto a tre punte che schiaccia la Roma e sette minuti dopo trova il pari con il colpo di testa vincente del croato 44 come effetto di questa concanetazione. Ma appunto come vi dicevo all’inizio di questa cronaca-analisi, dopo altri 18 minuti Spalletti toglie Lautaro e si torna ad una punta, la Roma si alza, ma la divisione della posta accontenta tutti, la Lupa di fatto consegna il terzo posto al Biscione confidando di prendersi il quarto posto a discapito di un Milan sempre più in crisi in queste ultime cinque giornate a venire. Alla prossima.

IL TABELLINO
INTER-ROMA 1-1
MARCATORI: 
13’ El Shaarawy (R), Perisic 60′

INTER: 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 6 De Vrij, 37 Skriniar, 18 Asamoah; 20 Borja Valero, 8 Vecino; 16 Politano (83’ 11 Keita Baldé), 14 Nainggolan (54’ 9 Icardi), 44 Perisic; 10 Lautaro Martinez (78’ 15 Joao Mario). In panchina: 27 Padelli, 5 Gagliardini, 13 Ranocchia, 21 Cedric Soares, 23 Miranda, 29 Dalbert, 87 Candreva.

Allenatore: Luciano Spalletti

ROMA: 83 Mirante; 24 Florenzi, 5 Juan Jesus, 20 Fazio, 11 Kolarov; 4 Cristante, 42 Nzonzi; 17 Under (46’ 22 Zaniolo), 7 Pellegrini (81’ 34 Kluivert), 92 El Shaarawy; 9 Dzeko.  In panchina: 1 Olsen, 63 Fuzato, 8 Perotti, 14 Schick, 15 Marcano, 19 Coric, 27 Pastore, 53 Riccardi.

Allenatore: Claudio Ranieri

Arbitro: Guida. Assistenti: Meli – Valeriani. Quarto uomo: Manganiello. Var: Calvarese,  assistente Vivenzi.

Note:
Spettatori:
60.013 (di cui 1600 romanisti)
Ammoniti: Vecino (I), Cristante (R), Zaniolo (R)
Corner: 6-4
Recupero: 1°T 1’, 2°T 3’.

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