Notizie nerazzurre – tutte le interviste della settimana

Moratti intervista, Nainggolan trofei, Handanovic amante del basket e degli scacchi, D’ambrosio e il più simpatico dell’Inter

Riviviamo tutte le dichiarazioni e le interviste della settimana del 30 settembre 2018 da parte degli appartenenti al club del Biscione, parlano in tanti, da Handanovic a Moratti, da D’ambrosio a Nainggolan

Moratti Var

Questa settimana tramite tramite Inter Tv abbiamo conosciuto meglio Samir Handanovic, il portiere interista, ormai veterano della squadra di Milano, ha detto di sentirsi “a casa” in questo club, di non “sentire la fatica quando si allena”, ma sopratutto ha parlato di sè, raccontando la sua passione per il volley, il basket e gli scacchi, condivisa in famiglia e con gli amici, confermando la tradizione polisportiva dei paesi della ex Jugoslavia. Il tempo libero? “con i figli”. La città preferita? la sua Lubiana.

Per Nainggolan invece è stata la volta di parlare a Sky, dove ha evidenziato la sua voglia di alzare il primo trofeo della sua carriera con la maglia dell’Inter e ha promesso che presto raggiungerà la forma migliore.

Anche D’ambrosio si è confessato ai microfoni dell’emittente ufficiale nerazzurra, possiamo così conoscerlo meglio venendo a sapere che non guarda tante partite in Tv, che passa molto tempo con Gagliardini, Candreva, Berni e Handanovic, in passato quando erano all’Inter anche Nagatomo (“il più simpatico) ed Eder (“compagno di stanza”). Il calcio per lui è “passione, amore, dedizione, sacrificio”.

Ma questa settimana è stato il momento di tornare a parlare per Massimo Moratti, che lo ha fato ai taccuini della Gazzetta dello sport, il former presidente ha spiegato la necessità di dare continuità ai risultati, esprimendo la speranza che “l’allenatore concretizzi sempre di più il gioco”, ma “dal punto di vista del carattere e della fiducia ci sono grandi segnali.” Poi una battuta decisamente ironica sul Var: “Non mi entusiasma molto, ai miei tempi bisognava prendere posizione contro le decisioni arbitrali ed era più divertente.”

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