Il Corsera e quelle pagelle che sembrano dettate da Spalletti

Pagelle stagione 2017/18 Inter, prostituzione intellettuale, Inter sul Corriere della sera

Leggi le pagelle che il Corriere della Sera ha fatto sull’Inter di quest’anno e ti chiedi se Spalletti non sia stato assunto alla direzione del giornalone per fare il Direttore. Praticamente lo Spalletti-pensiero, quello che abbiamo sentito in interminabili conferenze stampa, tradotto nel giornale che fu di Montanelli e oggi sembra il corriere di Certaldo

Spalletti sorriso
Spalletti mentre legge le pagelle del Corsera

Estrapoliamo qualche succoso passaggio, cominciando da cosa si dice di Perisic, a cui il guru toscano dedicava una ventina di minuti per ogni conferenza stampa ad esaltarne polpacci granitici e corsa virile:

“Un fedelissimo (…). Spalletti l’estate scorsa lo ha convinto a restare, lui ha dato l’anima (sic!), segnato 11 gol e sfornato 11 assist.”

Sì, un fedelissimo sì, di Spalletti, non dell’Inter.. Ha dato l’anima? Chi ha visto tutte le partite dell’Inter potrebbe vomitare l’anima a sentire certe frasi. Undici gol e 11 assist, peccato che quasi tutti nei primi tre mesi di stagione.

Per Rafinha stranamente i toni si fanno invece più modesti, quasi liquidatori, in un certo senso costipati:

“Fermo da un anno, si è rimesso in moto. Il suo prestito ha aggiunto un po’ di qualità”.

Spalletti mentre fa credere all’Inter-Dumbo di essere più forte di quello che è con la piuma magica

Tutto qui? Lui non è un fedelissimo di Spalletti e si vede. Un po’ di qualità??? Sì un cicinin… per il Corriere il brasiliano ha iniziato a corricchiare, qualche corsetta qua e là e per inciso il Vate di Certaldo ha fatto bene a tenerlo in panca due mesi.

I poteri persuasori di Spalletti sono sconfinati, non vorrei che lo vedremo in politica alle prossime elezioni, intanto ha convinto anche Brozo, dopo Perisic, a rimanere all’Inter:

“Un giocatore ritrovato. Doveva andare via a gennaio. Spalletti l’ha trattenuto e gli ha cucito un ruolo in cui riesce a esaltarsi”.

Spalletti sposta e muove che è un piacere e che genio a ricucirgli un ruolo in cui Brozo giocava da anni nella sua nazionale. Lo stesso Spalletti ha ammesso di averci messo troppo tempo a capire il suo ruolo, ma si sa, i cortigiani sono più lealisti del Re.

E infine siamo a Lui, il calvo più condottiero dopo quell’altro Lui, ecco cosa dice il Corriere di Big Luciano:

“L’uomo dei miracoli, al plurale (ndr? boh, plurale maiestatis?). Ha riportato l’Inter in champions, ma prima le ha fatto il lavaggio del cervello per fortificarle il carattere. Gli hanno dato una formazione all’altezza delle rivali: è stato tecnico, comunicatore, capopolo.”

Praticamente Spalletti che parla di sè stesso allo specchio. Viene in mente quando si vantava in conferenza stampa, “gli faccio credere di essere più forti di quello che sono”, praticamente il topo che dà a Dumbo la piuma magica. E poi la rosa scarsa, la società che illude, sì è lui allo specchio che parla di sè stesso. “Tecnico, comunicatore, capopolo”, ma perchè non camminatore sulle acque, divaricatore di mari, lanciatore di saette… Il Corriere della sera, un tempo il giornale dei moderati…

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