Il campionato italiano è ai minimi storici, ecco perchè

Il divario tra la Juve e le altre squadre è aumentato

L’Inter è terza, ma ha meno punti dell’anno scorso e un distacco maggiore dalla Juventus, la serie A è al punto più basso della sua storia

scorci di san siro

Il 2020 dovrà essere l’anno della svolta

Spalletti è bravissimo a dipingere il terzo posto come un traguardo eccezionale, nelle sue prolusioni filosofiche in conferenza stampa parla di un campionato di alto livello e competitivo. Sarebbe bello fosse così, ma la realtà, purtroppo, è un’altra.

Il dato significativo di questa stagione di serie A è l’aumento del divario tra la Juventus e le altre. L’Inter, per esempio, chiudeva la scorsa stagione con 23 punti di distacco dai bianconeri, oggi, a cinque giornate dal termine, ne ha già 26, presumibilmente destinati ad aumentare. D’altra parte i milanesi sono terzi rispetto al quarto posto del 2018, ma hanno due punti in meno dell’anno scorso, frutto del fatto che, come ricorda oggi il corriere dello sport, la Roma ha nove punti in meno rispetto ad un anno fa, la Lazio 12, il Napoli 14, mentre il Milan ha soli due punti in più e l’Atalanta quattro.

Spiegare tutto ciò è abbastanza facile: l’estate scorsa, mentre la Juventus si rinforzava ulteriormente con l’acquisto di CR7 e altri, il Napoli cedeva Reina, Jorginho, poi Hamsik, e di fatto non acquistava nessuno, la Roma cedeva Allison e Nainggolan per prendere un po’ di giovani di belle speranze e un Pastore “rotto”, l’Inter Cancelo (indirettamente alla Juve) e Rafinha, la Lazio De Vrij alla stessa Inter, tra le altre la Samp si privava di Torreira, il Milan non prendeva nessuno fino a gennaio. Sostanzialmente si sono tutte indebolite tranne la Juve, con l’Inter che però ha saputo togliere qualcosa a sua volta a Roma e sopratutto Lazio.

I risultati delle italiane nelle coppe europee parlano da soli e nessun fumo negli occhi lo può smentire. E’ tempo allora da parte di tutte le società di darsi una mossa se non si vogliono altri otto anni di dominio juventino, senza proclami, ma coi fatti.

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