Filippo Mancini: “I cinesi delegano ad altre persone, all’Inter c’è bisogno di cuore e anima”

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Filippo Mancini, un passato anche nella primavera dell’Inter, ha parlato a Fcinter1908 dell’esonero del padre, a parte alcune considerazioni ovviamente, ma legittimamente, di parte, il quadro che ne fa è veritiero. I cinesi sono spariti (è un fatto) e hanno delegato ad altri la gestione dell’Inter (è un fatto), dove dopo l’addio di Moratti, c’è un deficit di cuore e anima e non da ultimo è semplicemente fuori dal mondo proporre all’allenatore di una squadra come l’Inter un rinnovo di contratto estromettendolo dal mercato. Ecco le sue parole: “Papà non andava bene a loro e loro non andavano bene a papà. Li ha visti al massimo un paio di volte, hanno preso l’Inter e sono spariti. Questa gente deve capire che c’è bisogno di cuore e anima per gestire una società come l’Inter, senza delegare ad altre persone. Mi dispiace per come è finita con mio padre, era praticamente l’unico a metterci la faccia con i tifosi e per la sua figura è impensabile proporgli un rinnovo di contratto estromettendolo dal mercato. E’ lui che in settimana segue la squadra e che la domenica va in panchina, è giusto che abbia potere perché è lui a prendere insulti e pomodori se le cose vanno male. Futuro? E’ tra i primissimi al mondo, credo non riuscirà a star fermo un anno”.

 

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