Calciopoli addio

 

moratti-manciniRoberto Mancini e l’Inter provano ad andare oltre calciopoli. Un evento che ancora ossessiona le menti di molti juventini, ma che la società nerazzurra ha tutto l’interesse a superare per entrare in una fase nuova. Per farlo il tecnico interista rilascia un’intervista in casa del “nemico”, a Tuttosport, nella quale tra le altre cose dichiara che, “credo che tutti quanti debbano fare qualcosa per uscire da questa situazione. E’ ridicolo parlare ancora di queste cose che fanno parte del passato. Non se ne può più”. Un’idea ribadita da tempo dal tecnico e da una società che non è mai scesa al livello delle polemiche più basse rinfocolate in questi anni dall’irresponsabilità dei dirigenti juventini, che non essendo all’altezza del loro ruolo, hanno preferito eleggere la peggiore volgarità delle frange più fanatiche del tifo bianconero a linea societaria. Non è facile per quei tifosi interisti che devono convivere sul lavoro e al bar con tanta antisportività accettare serenamente tutto ciò e capire perchè la società nerazzurra non risponda quasi mai alle provocazioni. Ma nonostante tutto è stata fatta la scelta giusta. Innanzitutto perchè l’Inter non può perdere il suo stile e la sua identità che ne fa la società più “nobile” del panorama calcistico italiano, nel quale presidenti e dirigenti nerazzurri si sono sempre comportati da tali, con le responsabilità istituzionali che ciò comporta. Ma anche perchè non aveva senso riaprire un dibattito chiuso con le sentenze giudiziarie reinserendolo nell’agenda mediatica, dando dignità e attualità ad una vicenda che per la sua gravità doveva rimanere nell’ambito dei tribunali e fuori dal teatrino mediatico, un teatrino che inoltre ormai sta perdendo colpi nel paese. Non è un caso infatti che trasmissioni come “il processo del lunedì” e “controcampo” abbiano chiuso e in generale nel paese il format del talk-show urlato stia pesantemente cedendo share e passo a favore di una società che sta uscendo dalla logica dei guelfi e ghibellini, della guerra civile permanente e dell’essere contro qualcuno o qualcosa. Spesso si è parlato di società Inter debole, ma di fronte alla situazione torbida fu fatta l’unica cosa concreta e non velleitaria da fare, attivare le indagini dei carabinieri. E l’obbiettivo fu raggiunto. E ora l’Inter si proietta nel futuro.

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