Buon lavoro, ma è solo l’inizio

Le amichevoli di precampionato, come sempre, dicono poco. Dicevano poco le prime due andate maluccio e dicono poco queste ultime in terra asiatica andate bene. Ma comunque, ci dicono che la squadra sta lavorando nei modi giusti e che ci sono delle idee. In campo si sono viste distanze e sincronismi, movimenti senza palla, un buon palleggio, ma chiaramente non avrebbe senso esaltarsi per delle esibizioni di luglio, lo possono forse fare i propagandisti di professione, mestiere che ha anche una sua nobiltà, quando non sfocia nel caporalato. Lo fanno quelli che salgono sul carro preventivamente per poter poi dire “io lo avevo detto”, se le cose vanno bene (magari) e vincere la gara a chi ha più fede e quindi, nella loro logica fondamentalista, è più interista degli altri (sono soddisfazioni della vita). Per tutti gli altri, i tifosotti, gli occasionali, cioè le persone normali, vaccinate, che non fanno colazione a pane e paranoia, non resta che aspettare i fatti, ma non per salire più tardi sul carro, perchè poi, di questo carro, chi se ne frega? Il carro è per gli esibizionisti, per chi vive un disagio, gli interisti sono “borghesi” e stanno comodi seduti in poltrona. Lasciamoli sul carro a misurare chi ha l’asta della bandiera più lunga e torniamo alle cose serie, di campo: il buon lavoro di queste settimane non può che essere solo l’inizio, questi giocatori hanno tutto da dimostrare, non ne possiamo più di calciatori che fanno un partitone e poi spariscono per due mesi, come ha detto giustamente qualcuno. Negli ultimi anni c’è sempre stata una costante stagione dopo stagione: due-tre mesi ad altissimi livelli e gli altri sei alla deriva, cicli di 7-8 vittorie consecutive e poi.. crolli. Mai più questo. Quest’anno ci devono meritare, l’interista è esigente o non è, non è l’adepto di una setta religiosa o un cliente fidelizzato, non è un tifoso nel senso di fan, ma è un tifoso nel senso di partecipazione. Da anni stanno cercando di cambiare la mentalità degli interisti, ma interismo vuol dire fierezza, non permettiamoglielo. Amala.