Zenga, Zanetti, Matthaus, Ronaldo e Moratti nella Hall of Fame interista

Nella gran serata di gala per i centodieci anni dell’Inter sono stati premiati i primi quattro giocatori ad entrare nella Hall of Fame interista. C’erano tre giocatori in nomination per i ruoli di portiere, difensore, centrocampista e attaccante e alla fine sono stati scelti Walter Zenga, Javier Zanetti, Lothar Matthaus e il fenomeno Ronaldo. Ma un premio speciale a fine serata è andato all’artefice di tutto ciò, Massimo Moratti, che è salito sul palco insieme a Tronchetti Provera e a Steven Zhang, che per la prima volta ha parlato e ha fatto un lungo discorso, ringraziando più volte Moratti e promettendo di lottare per l’Inter.

La scelta di questi quattro giocatori rappresenta sopratutto la potenza, il carattere, ovviamente la qualità, ma soprattutto, sopratutto si tratta di tre giocatori che erano accomunati dalla grande esplosività nelle gambe, più un portiere dal grande carisma. Perchè la storia dell’Inter è sempre stata questa, senza un grande carattere non si vince in questa squadra.

Tanti i giocatori che avrebbero meritato di entrare in nomination, la scelta è quasi crudele, solo quattro ruoli e tre opzioni. Di seguito le nomination:

Zenga Pagliuca Toldo

Zanetti Facchetti Bergomi

Matthaus Stankovic Mazzola

Ronaldo Meazza Altobelli

Commozione da parte di Ronaldo, che rientra nella grande famiglia interista e ha ricordato i momenti duri dell’infortunio e la lotta contro un “sistema corrotto”. Tutti, da Matthaus allo stesso Ronaldo, hanno rimarcato l’importanza della squadra, prima che dei singoli.

Matthaus inoltre ha ricordato come i quattro anni all’Inter siano stati i più emozionanti della sua carriera, Zanetti ha ricordato di come fu accolto da Moratti e di come oggi si senta italiano, Zenga ha ripercorso il suo sogno di bambino, che era quello di giocare nell’Inter.

E’ una storia incredibile, fatta di grandi personalità prima che campioni, speriamo che questa serata serva a far capire ai protagonisti di oggi cosa significa l’Inter.

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