Una buona Inter, ma non basta

La Juve batte l’Inter 1-0 con un gol di Mandzukic al 65′

Un’ottima Inter nella prima mezz’ora, poi non disprezzabile, ma non basta, viene fuori la Juve sia in varietà di gioco che in compattezza, per l’Inter crescono le difficoltà, ma comunque ha avuto tre grandi occasioni sullo 0-0 e una gara tenuta in vita fino al 95′

Radice scomparso
Il minuto di raccoglimento per Radice

La Juve sfrutta tutta l’ampiezza del campo, inizialmente a destra spinge Cancelo calpestando quasi la linea del fallo laterale, a sinistra fa altrettanto Matuidi che si allarga tantissimo, con anche a turno Ronaldo e Mandzukic che si defilano a sinistra, i bianconeri quindi spingono molto sulla sinistra andando sul fondo a crossare, ma l’Inter è brava a fare densità in area con Brozovic che aiuta i difensori. Inizialmente Spalletti ripropone il 4-1-4-1 visto a Roma con le due mezz’ale (Gaglia e Mario) altissime tanto che in fase di non possesso sono più le due ali Politano e Perisic ad abbassarsi a volte stringendo con Brozovic, il quale ha un gran da fare a difendere davanti all’area. Nerazzurri che rispondono sfruttando la libertà dei due terzini, visto che la Juve gioca con una sorta di 4-3-fantasia e Cr7 e Dybala non sempre rientrano in fascia. Lo schema vede Asamoah innescare subito in verticale Perisic, ma la Juve copre bene con Bonucci che esce ad aiutare Cancelo raddoppiando il croato e Chiellini che rimane in marcatura fissa old style su Icardi, altrimenti l’Inter ci prova da destra con il duetto Vrsaljko-Politano e quest’ultimo che cambia gioco sempre per Perisic, ma la soluzione migliore arriva quando “poli” invece cerca direttamente Icardi che riceve spalle alla porta e fa la sponda all’inserimento di Gagliardini che colpisce un palo sfortunato, anche se mastica troppo il diagonale. Siamo quasi alla mezz’ora ed è sicuramente la più grande occasione del primo tempo, che però scuote la Juve che chiude in attacco non prima però di un’altra occasione non sfruttata dal Biscione, ma Perisic e Icardi si ostacolano.

Cristiano Ronaldo

Spalletti chiede alle due mezz’ale ora di compattarsi e abbassarsi di più per un 4-5-1 in fase difensiva, intanto Allegri ha spostato De Sciglio a destra e Cancelo a sinistra, per limitare maggiormente Perisic, mentre sull’altra corsia ora si creano dei duelli apertissimi con giocatori offensivi come Cancelo e Matuidi da una parte e Vrsaljko e Politano dall’altra. Si chiude il tempo sullo 0-0, un’ottima Inter, ma l’impressione che i nerazzurri abbiano corso più a vuoto e speso più energie.

La ripresa inizia con la terza grande occasione per l’Inter, Icardi e Politano cincischiano e permettono il muro di Bonucci. Poi però la Juve alza il pressing, Matuidi e Pjanic assaltano centralmente Brozovic o chi imposta sulla trequarti bassa e l’Inter va in difficoltà. Bianconeri ora meno spensierati con i giocatori che iniziano a prendersi le loro zone di campo, si formano allora delle coppie più chiare, Cancelo-Politano, Vrsaljko-Mandzukic, Skriniar che aiuta Vrsaljko e contemporaneamente cura Ronaldo, che ora gioca più centrale, Dybala continua a svariare ma ora è più sul centrodestra, Matuidi più centrale e Betancour che si sgancia più in fascia sulla destra curato da Asamoah. Allora Spalletti vedendo la difficoltà in fase d’impostazione prova a infoltire il centrocampo mettendo un palleggiatore in più sul centrosinistra come Borja Valero, esce però Politano (perchè?) e sulla destra deve andare a coprire il buco Joao Mario, che non appare del tutto a suo agio in questo ruolo, sopratutto in fase di aiuto a Vrsaljko, che infatti si trova solo nell’uno contro uno in area con Cancelo dopo un super lancio di Matuidi, cross fenomenale del portoghese e Asamoah anticipato da Mandzukic che per l’occasione si era sfilato sul centrodestra, Juve in vantaggio.

Icardi in juve-interDopo il gol Allegri chiede sacrificio proprio a Mandzukic, che difende sull’interno sinistro compattandosi con Pjanic e Matuidi centrali, mentre Betancour chiude dall’altra parte una linea a quattro strettissima, con Dybala che si sistema alle spalle di Ronaldo, è 4-4-1-1. Spalletti risponde togliendo Gagliardini per Keita, con Mario che torna interno destro, controrisposta di Allegri in una partita sempre più tattica rispetto al primo tempo, dentro Douglas Costa per Dybala, a questo punto il 4-3-fantasia del primo tempo è un lontano ricordo, la Juventus pensa alla concretezza, Allegri schiera un 4-5-1 finale (Szczeny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Cancelo; Costa, Betancur, Pjanic (Emre Can dal 81′), Matuidi, Mandzukic; Ronaldo). I meneghini non riescono più a fare gioco, più la Juve si compatta più appaiono sfilacciati, Spalletti tenta il tutto per tutto con l’ingresso di Lautaro al posto di Mario per un 4-2-3-1 finale sbilanciatissimo, quasi un 4-2-4 (Handanovic; Vrsaljko, Skriniar, Miranda, Asamoah; Brozovic, Valero; Keita, Lautaro, Perisic; Icardi), ma non ci sono spazi, Allegri dà l’ultima risposta inserendo Emre Can al posto di Pjanic per limitare Lautaro.

Skriniar leone
Il duello Skriniar-Mandzukic, fantastico

la partita si fa spezzettata, affiora scoramento nelle fila degli ospiti, anche se c’è un’occasione finale per Lautaro e si riesce a stringere d’assedio la squadra di casa nei cinque minuti di recupero e si ha il merito di rimanere in partita fino alla fine non subendo il secondo gol, ma alla fine il risultato finale è di 1-0 e per l’Inter sono cinque punti nelle ultime sei partite giocate tra campionato e coppa, con una sola vittoria, due pareggi e tre sconfitte.

 

JUVENTUS-INTER 1-0

RETE: 65′ Mandzukic

JUVENTUS: 1 Szczesny; 2 De Sciglio, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 20 Cancelo; 30 Bentancur, 5 Pjanic (81′ 23 Emre Can); 14 Matuidi, 10 Dybala (75′ 11 Douglas Costa), 7 C. Ronaldo; 17 Mandzukic. A disposizione: 22 Perin, 21 Pinsoglio, 4 Benatia, 16 Cuadrado, 24 Rugani, 33 Bernardeschi, 37 Spinazzola.

Allenatore: Massimiliano Allegri

INTER: 1 Handanovic; 2 Vrsaljko, 37 Skriniar, 23 Miranda, 18 Asamoah; 5 Gagliardini (69′ 11 Keita) 77 Brozovic, 15 J. Mario (77′ 10 Lautaro Martinez); 16 Politano (58′ 20 Borja Valero), 9 Icardi, 44 Perisic. In panchina: 27 Padelli, 6 De Vrij, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 33 D’Ambrosio, 87 Candreva.

Allenatore: Luciano Spalletti

Arbitro: Irrati. Assistenti: Meli – Passeri. Quarto uomo: Doveri. Var:Guida, assistente Carbone.

Note
Ammoniti: Pjanic (J), Bentancur (J), Perisic (I), Brozovic (I)
Corner: 9-8
Recupero: 1°T 1′, 2°T 5′.

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