Toscana paranoica

Spalletti contro Alciato, Paranoia o neomourinhismo?

Luciano Spalletti è decisamente su di giri al termine del derby vinto contro il Milan di Gattuso, dopo aver sputato verso la telecamera si presenta ai microfoni di Sky dove ad attenderlo c’è l’inviato Alciato, che per chi non lo sapesse è quello che ha scritto la biografia di Mazzarri, per intenderci.

Spalletti durante il derby
Spalletti, fa di tutto per piacere ai tifosi, ma è veramente sè stesso?

Infatti, il povero e buon Alciato gli fa la domanda più normale del mondo, anzi, gli fa un complimento chiedendo al Vate di Certaldo, “ha vinto la squadra che ci ha provato di più?” Apriti cielo, il mister, in stato adrenalinico, parte all’attacco, “se vogliamo sminuire la nostra prestazione, quello che devi chiedermi è se ha vinto la squadra che ha meritato di più e perchè non abbiamo segnato prima!”

Alciato, persona abbastanza sommessa e docile, è annichilito, cerca timidamente e con un filo di voce di fargli capire che il suo era un complimento, un giornalista degno di questo nome in realtà risponderebbe che questa è una domanda perfettamente legittima e normale, ma siamo in Italia, dove i giornalisti sono spesso presi a testate o minacciati di morte se fanno il loro lavoro. Sappiamo ovviamente che qualcuno obbietterà, ma come Spalletti è il nuovo Mourinho, come vi permettete, voi non siete VERI interisti, i giornalisti sono il male assoluto, anche Mou faceva così.

Allora, andiamo con ordine e proviamo a spiegare consapevoli che con i talebani è inutile ragionare: Mourinho era un allenatore straniero che aveva realmente quasi tutti i media italiani contro, da parte sua era anche certamente arrogante, ma aveva qualche titulo vinto dalla sua che glielo permetteva, cosa che Spalletti non ha, anzi, a proposito di Mourinho, ricordate la sua famosa conferenza stampa sulla prostituzione intellettuale? Certo che la ricordate, ma non la ricordate bene e fino in fondo, perchè Mourinho per parlare di prostituzione intellettuale portò ad esempio il rapporto amicale che l’allora allenatore della Roma aveva con i giornalisti italiani e chi era quell’allenatore? Ma no, ma sì, Lucianone Spalletti, “l’amico di tutti”, come lo battezzò il vate portoghese.

E infatti nessuno sta attaccando Spalletti sui media, d’altronde chi ama il punk italiano ricorderà la stupenda canzone della band CCCP “Emilia paranoica”, un inno ironico e surreale alla schizofrenia moralistico-edonistica del comunismo emiliano e forse alle paranoie staliniane, beh in questo caso canteremo “Toscana paranoica”.

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