INTERminabile passione

Inizia la serie A di calcio

spogliatoi inter


Amici interisti, si ricomincia, una nuova stagione è alle porte, siamo carichi, ma non saturi, siamo pronti a vivere come sempre ai massimi livelli un campionato che per i nostri colori deve palesarsi come l’anno della svolta.

Impossibile ancora trarre un bilancio di questa estate nerazzurra, il mercato finirà solo il 2 settembre…

…ennesima assurdità, come il il calendario spezzatino, che non ci permette di godere a pieno del nostro sport.

Partite a tutti gli orari, non un nucleo di match alla stessa ora, non è modernità, ma al massimo assurdità, ma eccoci qua.

Eh lo so, ora dobbiamo parlare di Icardi, non vorremmo più, chi è vero interista vorrebbe lasciarsi alle spalle questa diatriba lacerante dove non vince nessuno ma perde solo l’Inter, ma non possiamo farci nulla, questa è la realtà. Poco da aggiungere, una sola puntualizzazione, l’ex capitano non si è messo in malattia per 52 giorni, come viene raccontato, si è sì messo in malattia per qualche giorno dopo che l’Inter su spunto di Spalletti e Perisic gli ha tolto i galloni di capitano, ma poi si è messo a disposizione del tecnico, che però gli ha detto “tu ora stai fuori e ti alleni da solo”.

Oggi non ci sono più ne’ il cardinale di Certaldo, ne’ il ras di Croazia, ma la situazione sembra non cambiare, contraddetta però da un clamoroso sondaggio della gazzetta, che suo malgrado certificava ancora qualche giorno fa che la maggioranza dei tifosi interisti voleva reintegrare maurito.

Massimo Moratti è intervenuto con una frase illuminante, “hanno voluto fare i duri ma si sono incartati”, e questa è la semplice e dura verità, Qualcuno addirittura si è spinto a titolare per questo “Moratti a gamba tesa”, modo mediatico di delegittimare un intervento del tutto legittimo da parte di chi è sempre sul carro non dell’Inter ma del padrone, l’altroieri paradossalmente Moratti stesso, ieri Thohir e oggi i cinesi.

Ma voltiamo pagina, lunedì sera inizia il campionato, Antonio Conte esordirà contro la sua città , il suo Lecce, queste sono le stranezze e le cattiverie del calcio, che non guarda in faccia nessuno, 60mila nerazzurri hanno già staccato il biglietto, la società ha aperto il terzo anello, la passione del popolo neroblu non va discussa ma non va nemmeno intesa come un adeptismo servile, perchè l’interista è esigente nel suo Dna, lo dice la storia, il blasone, l’ambizione, chi nega questo nega la storia interista.

E allora massimo sostegno ma anche massima ambizione e massimo impegno, che la stagione abbia inizio.

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