Inter, obbiettivo non raggiunto

Quale era l’obbiettivo stagionale dell’Inter

Nonostante manchi una giornata al termine, si possono trarre già alcune conclusioni sul campionato dell’Inter, ecco perchè

spalletti arrogante

Pessima gestione

L’obbiettivo minimo stagionale dell’Inter era raggiungere la qualificazione in Champions non all’ultima giornata, ma con anticipo (parole testuali di Ausilio ad inizio stagione). Ad oggi, con l’Inter quarta ad una giornata dal termine, possiamo dire che l’obbiettivo minimo non è stato raggiunto. Chi dice il contrario o non conosce le cose di casa Inter o è in mala fede.

Ieri Spalletti ha ancora una volta sbagliato i cambi, togliendo l’unico giocatore che si era salvato nel primo tempo, Politano, e tenendo in campo Perisic e Nainggolan in condizioni inguardabili. Quantomeno ha concesso a Icardi e Lautaro di giocare contemporaneamente per più di 15 minuti. Gli effetti si sono visti, nel primo quarto d’ora la squadra ha schiacciato il Napoli negli ultimi 30 metri, ma poi sono arrivati due gol del Napoli, i quali però non sono stati frutto di contropiedi o di un presunto sbilanciamento, ma sono arrivati a difesa schierata, ma con i giocatori posizionati male. Il 2-0 nasce da un rilancio maldestro di Perisic e vede Brozovic camminare in campo e Skriniar uscire dall’area senza motivo, Miranda e D’ambrosio incredibilmente anticipati. Il 3-0 addirittura da una punizione battuta dal Napoli davanti alla propria area arrivando all’area opposta palla a terra lungo il corridoio laterale malpresidiato da D’ambrosio e Perisic. D’altra parte Perisic tutto fascia a destra è una scelta senza senso, si poteva togliere il croato lasciando Politano in fascia destra e inserendo Icardi, poi togliere Nainggolan e mettere Vecino al suo posto. Nel sostenere questo non c’è nessuna presunzione, nessuno vuole rubare il lavoro agli allenatori, semplicemente lo capiva anche un bambino. Sono semplici cose di buon senso elementare. Come ha detto Allegri, “il calcio è uno sport stupido per persone intelligenti, non facciamolo diventare uno sport complesso per persone stupide”. E sopratutto non facciamogli contratti fino al 2021.

D’altra parte avere due punte anzichè una non vuol dire togliere equilibri, piuttosto se ci sono problemi di filtro bisognerebbe infoltire il centrocampo passando a tre in mezzo, invece Spalletti ha sempre giocato con un centrocampo a due, che sia 4-2-3-1 o 3-4-1-2. In questo modo si è sempre preservato la presenza in campo di Perisic, che invece con un centrocampo a tre (4-3-1-2 o 3-5-2), sarebbe probabilmente sacrificato in panchina.

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