A favore del tempo effettivo nel calcio

Il tempo effettivo migliorerà il calcio

Si alza un’altra voce per introdurre il tempo effettivo nel calcio, quali i benefici

Inizia il nuovo anno e forse potrebbe iniziare un nuovo calcio che noi di Calciointer sosteniamo da tempo, condiviso e favorito da tanti esperti e appassionati di calcio in Italia ed Europa.

“Con l’arrivo delle nuove tecnologie è necessario cambiare l’orologio del calcio“. Questa la frase proclama di Augusto Cesar Lendorio, storico Presidente del Deportivo La Coruna fino a pochi anni fa e che così spiega cosa intende: “Secondo me sarebbe utile che la durata delle partite fosse di 70 minuti, divisi magari in due tempi di 35 minuti di gioco effettivo. Ciò aiuterebbe soprattutto l’arbitro in modo che scompaiano le deliberate perdite di tempo, le lesioni simulate, le proteste sulla congruità del recupero e tutto quanto di negativo capita oggi”. Sappiamo da tempo che anche allenatori ed esperti del calcio italiano sono favorevoli a simile cambiamento proprio evitando meline, sceneggiate collegate a finti infortuni, in linea con quanto succede in altri sport, primo fra tutti il Basket, il fottball americano e tanti altri. Pensate che il tempo reale della media delle partite di calcio in Italia era di 57 minuti fino a pochi anni fa e ora è addirittura di 51, ma in altre nazioni non è meglio perché in Premier League, Bundesliga e Liga spagnola i tempi effettivi sono tra i 53 e 56 minuti. Quindi, non sarà questo campionato, ma contiamo che presto possa iniziare un nuovo calcio nella speranza che succeda ciò che Cesar Lendorio ben riassume e cioè: “La fine della partita sarebbe indicata quando il cronometro raggiunge lo zero”.