Spalletti indirettamente insulta Moratti, la società cosa dice?

Spalletti lancia messaggi trasversali come un capoclan, un capocorrente della democrazia cristiana, con l’Inter non c’entra nulla

Spalletti attacca l’avvocato Nicoletti, vicinissimo a Moratti, poi discetta di stoppa, un argomento a lui caro che conosce bene, a differenza del calcio e della storia dell’Inter

Al termine del match con il Genoa, Luciano Spalletti ha continuato nel suo lavoro di seminatore di zizzanìa e gettatore di benzina sul fuoco (a che pro?). Dopo una partita perfetta con il ritorno efficace di Icardi in squadra con tanto di abbraccio con Perisic, ingenuamente pensavamo che anche una persona piccina e rancorosa come lui potesse dire parole distensive, per ritrovare quella unità necessaria per il bene dell’Inter, invece Il Vate di Certaldo ha di nuovo attaccato Icardi, affermando che “Icardi andava tenuto fuori in quella situazione perché si è rivolto a persone che non hanno nulla a che fare con l’Inter per farsi ritirare dentro (l’avvocato Nicoletti, ndr).

Peccato che l’avvocato Nicoletti sia vicinissimo al former presidente Massimo Moratti, che forse con l’Inter c’entra qualcosa, diciamo un tantinello più di un bifolco buzzurro esperto di stoppa e poco di calcio e di Inter. Spalletti con questa affermazione insulta la storia dell’Inter ed è ormai indifendibile da qualsiasi vero interista. In sala stampa poi elogia tutti tranne Icardi a cui rifila un perfido ruolo di tappabuchi (uno che ha raggiunto Vieri nella classifica cannonieri di sempre del Biscione, ottavo marcatore di sempre), “ora abbiamo un attaccante in più e questo ci permette di avere la possibilità di essere più forti specialmente con tante partite ravvicinate”. Anche ai microfoni di Dazn attacca ancora Icardi bacchettando chi osa elogiarlo: “Voi prendete chi segna o fa assist, ma se la squadra non gestisce così la partita lui deve legare con la squadra. La squadra deve metterlo in condizione di segnare ma lui deve dare di più, se si costruisce in nove invece che in dieci si ha di meno. Poi Icardi ha fatto una buona partita, poteva fare un altro gol, potevamo metterci qualcosa di più nei presupposti per come è stato lo scorrimento. Poi ognuno può dire la sua, ci può mettere la sua stoppa per creare più problemi possibile ma le decisioni le prende chi deve”.

Di tutt’altro tenore le parole di Nainggolan, che oggi ha dimostrato valori inaspettati, già in queste settimane si è capito che è stato lui il collante, il ricucitore nello spogliatoio, in campo ha giocato al servizio di Icardi, lo ha abbracciato e a fine partita ha rilasciato queste dichiarazioni a Dazn:

“L’abbraccio a Mauro Icardi? Dobbiamo dare tutto per l’Inter in campo, poi le cose nello spogliatoio sono nostre. Lui ha dimostrato di tenerci all’Inter e conta quello. Si è messo a disposizione anche in passato, noi dobbiamo dare tutti quello che dobbiamo dare per l’obiettivo Champions, dobbiamo stare uniti.” 

Anche Marotta ha detto parole intelligenti, di forte apertura mentale:

“Dal punto di vista della sua professionalità Icardi l’ho visto bene, ora dobbiamo metterci tutto alle spalle e guardare al futuro con ottimismo. Dobbiamo essere squadra e vincere, senza cultura degli alibi; questo è il messaggio che vogliamo dare”.

Ora, visto che ci sono stati giustamente duri provvedimenti verso Icardi quando ha sbagliato, ci si aspetta che anche a Mister Chiacchiericcio&Fumo in panchina venga riservato lo stesso trattamento.

Amala.

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