Spalletti cinque mesi fa: “Presi individualmente i miei giocatori non sono meno forti di quelli del Napoli”

Cari amici, grande clamore hanno fatto le parole di Spalletti al termine di Inter-Napoli, quelle sui suoi giocatori che hanno meno qualità dei giocatori di Sarri. Parole che hanno suscitato diverse interpretazioni, tra le altre quelle di chi ha pensato che fossero dichiarazioni per spronare il gruppo, i giocatori. Sta di fatto che, registrazioni alla mano, nessuno può negare che l’allenatore dell’Inter abbia detto che i suoi giocatori abbiano meno qualità di quelli del Napoli.

Tenetevi forte e allacciatevi le cinture di sicurezza perchè questo sarà un discorso lungo, ma decisivo, e fidatevi, sarà un discorso che ha un solo obbiettivo, l’interesse dell’Inter e il fatto che nessun singolo è più grande dell’Inter. Ebbene, cinque mesi fa, al termine di un uguale zero a zero all’andata al San Paolo proprio contro il Napoli, Luciano Spalletti dichiarò testualmente queste parole: “presi individualmente i miei giocatori non sono meno forti di quelli del Napoli”.

Avete sentito bene! E’ la stessa persona, ma non solo, si disse anche insoddisfatto del pareggio, dichiarò che la partita si poteva vincere e lo stesso dichiarò in dicembre al termine di Juventus-Inter, finito anch’essa zero a zero. Eh sì, perchè l’Inter in questa stagione non ha mai perso con Juve, Napoli, Roma, Lazio e Milan e nemmeno con nessuna delle prime dieci in classifica. Mancanza di qualità? Perchè ora Spalletti dice questo? Per alcuni dice semplicemente la verità – ma il dato nessuna sconfitta con le prime dieci smentisce questa affermazione – ma anche l’assolutismo di certe dichiarazioni e di chi non tiene conto del contesto non può nascondere la tempistica, e cioè perchè dire un’affermazione del genere al termine di un ottimo pareggio contro il Napoli?

Perchè questo disfattismo proprio ora, quando si porta a casa un pareggio contro il “superiore ” Napoli e si è in piena lotta per andare in Champions, a due mesi dalla fine del campionato? Un anno fa Ausilio si tolse qualche sassolino dalla scarpa contro Suning, ma lo fece al termine della stagione e una volta soltanto, eppure fu massacrato, riempito di insulti, ci fu qualche depositario dell’interismo in rete che si augurò che fosse gambizzato, invece per Spalletti gli stessi si barcamenano o lo difendono ad oltranza, ma ricordiamo, nessuno è più grande dell’Inter.

In conclusione, è inevitabile che ci sia amarezza e insoddisfazione verso i giocatori, forse qualcuno ostenta troppo la sua ricchezza sui social e questo crea invidia e antipatìa, ma non dimentichiamo che eravamo primi a dicembre, eravamo primi a dicembre 2015, eravamo terzi a marzo 2017 e quindi la qualità non c’entra nulla, guardate cosa stanno facendo Kondogbia, Banega e Murillo in altre squadre e non bisogna passare da un estremo all’altro, dall’accusare l’allenatore al difenderlo a spada tratta oltre ogni razionalità, dal sostegno acritico e incondizionato che certi tifosi avevano fino a qualche tempo fa al muoia Sansone e tutti i filistei che gli stessi stanno avendo in queste settimane. Equilibrio, anche critica come sempre sì, ma non disfattismo e giochiamoci una volta per tutte l’accesso alla Champions League, nonostante un allenatore che sbrocca e non dà soluzioni tattiche.