Sì, è la squadra di Mancini

mancini pallonata
Mancini colpito da una pallonata involontaria di Andreolli

L’Inter batte il Genoa 3-1 nella prima a S.Siro del nuovo anno ed è la prima vittoria di questo 2015, che sia di buon auspicio. Nel primo tempo si vede una squadra di Mancini, poi un calo, forse solo fisico, nella ripresa, ma il Genoa non riesce a risalire. Inter in vantaggio subito, Palacio va a giocare in profondità abbassando la linea mediana del Genoa, palla indietro e spazio per Medel per crossare, movimento di Antonelli a salire per mettere in fuorigioco Icardi tardivo, girata dell’argentino e parata sporca di Perin con Palacio lesto a ribadire in rete. Immediata reazione del Genoa con grande parata di Handanovic su Antonelli. Sembra l’inizio di una gara equilibrata, ma poi l’Inter spacchetta il centrocampo del Genoa costringendo gli esterni a stare bassi e facendo correre a vuoto i due interni: Bertolacci cerca di pressare alto Medel che si abbassa tra i due centrali, ma il cileno si disimpegna bene, Rincon non legge bene i movimenti di Guarin che si muove intermedio, mentre Podolski schiaccia Edenilson e Hernanes abbassa Antonelli, e mentre le ali interiste vanno in profondità Palacio e Icardi vengono incontro dando una sicura sponda. Ma si vede anche Podolski venire incontro verso l’interno liberando il corridoio per l’inserimento di D’Ambrosio o permettendo lo scatto in profondità di Palacio. Come in tutte le squadre di Mancini poi i due terzini sono molto alti costringendo le evanescenti ali rossoblù (Iago e Lestienne) a stare lontano dalla porta e da Matri. Gasperini prova a invertire loro le posizioni con Lestienne che dalla parte di D’Ambrosio sembra fare qualcosa di più, ma dura poco. Il raddoppio arriva su calcio d’angolo, Icardi si libera di Burdisso con una spintarella e gira di testa trovando un Perin dietro la linea di porta che si fa superare. Nella ripresa però l’infortunio di Matri paradossalmente favorisce Gasperini che ridisegna l’attacco con Lestienne al centro, Iago a destra e il subentrato Kucka a sinistra. La rapidità di Lestienne inizia a mettere in difficoltà Handanovic quando questi riceve i passaggi dei difensori, tutto il Genoa si alza, e mentre cala Medel cresce il dirimpettaio Bertolacci, cala Podolski e cresce Edenilson, cala Campagnaro che soffre Kucka e Palacio non riesce più a far salire la squadra, il Genoa vince tutte le seconde palle e inaugura una sequela di occasioni (la più clamorosa la traversa di Lestienne) che porta Mancini a correre ai ripari: esce Palacio ed entra Kuzmanovic, con Guarin che sale sulla trequarti centrale e il serbo che affianca Medel, poi l’Inter si chiude con un 4-4-2 con Obi che subentra a Hernanes andando però a sinistra, Podolski va a giocare dietro a Icardi e Guarin va a destra. Gasperini inserisce Costa al posto di Bertolacci e Fetfatzidis al posto di Rincon con Kucka che si sposta a centrcampo e il greco che va in attacco. Quando la partita sembra andare in porto il Genoa segna con Izzo che sfrutta una respinta corta di Handanovic, immediato però il 3-1 nerazzurro: Corner dalla destra, solo cinque genoani a presidiare l’area contro quattro interisti e Vidic tutto solo insacca.

INTER-GENOA 3-1 Marcatori: Palacio (12′), Icardi (40′), Izzo (40′ st), Vidic (43′ st)

INTER: 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 15 Vidic, 6 Andreolli, 33 D’Ambrosio; 18 Medel (42′ st Krhin), 13 Guarin; 8 Palacio (20′ st Kuzmanovic), 88 Hernanes (29′ st Obi), 11 Podolski; 9 Icardi.

A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 22 Dodò, 25 Mbaye, 28 Puscas, 54 Donkor, 90 M’Vila, 91 Shaqiri. Allenatore: Roberto Mancini

GENOA: 1 Perin; 5 Izzo, 8 Burdisso, 4 De Maio; 21 Edenilson, 88 Rincon (35′ st Fetfatzidis), 91 Bertolacci (38′ st Tino Costa), 13 Antonelli; 24 Iago, 32 Matri (7′ st Kucka), 16 Lestienne.

A disposizione: 23 Lamanna, 40 Prisco, 3 Antonini, 38 Mandragora, 69 Sturaro, 87 Rosi. Allenatore: Gianpiero Gasperini

Ammoniti: De Maio (26′ st), Bertolacci (37′ st), Campagnaro (39′ st) Recupero: 1′ – 4′

Arbitro: Russo Assistenti: Padovan, Paganessi IV uomo: Fiorito Assistenti addizionali: Di Bello, Fabbri

 

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