Santon no

santon (1)Santon. No. La sua cessione sarebbe un vero peccato. Non ci sono plusvalenze che tengano, il bambino riportato a casa e sbolognato in sei mesi lascia interdetti la gran parte dei tifosi, se poi il sostituto è Zukanovic siamo a posto. Presenza fissa e inderogabile per due mesi dopo il suo ritorno a gennaio, di botto scompare dai radar, e stesso discorso per Shaqiri. Si parla di problemi fisici, di uno sforzo eccessivo, per tutti e due, dopo tanta inattività, ma chi ci crede? Mancini bacchetta pubblicamente lo svizzero-kosovaro col ciuffo, glissa sul ragazzo cresciuto nelle giovanili dell’Inter e i due chiudono la stagione con tanta panchina. Si dice, li abbiamo preservati per la stagione prossima ventura, e che sono fatti di cristallo? La realtà pare un’altra, gira voce nei corridoi milanesi di litigi forti, di screzi in stile Osvaldo, ci risiamo. Ma almeno Santon lasciatecelo, che un po’ di milanesità e italianità non guasta.

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