Perisic dice no alla Samp

perisic primo golPerisic risponde a Muriel, Samp e Inter impattano in una partita emozionante. Dopo la pioggia a Genova c’è il sole e temperature primaverili. Zenga e Mancini si affrontano contro il loro passato. Nessuna sorpresa nell’undici dell’ex portierone, va in panchina Cassano, già prodigo di scherzi con gli ex compagni nerazzurri nel prepartita. Anche Mancini cambia poco, stesso centrocampo e Medel ancora in difesa. Assenti Miranda e Jovetic. Ecco le formazioni ufficiali:

SAMPDORIA (4-3-3): 2 Viviano; 13 Pereira, 4 Moisander, 87 Zukanovic, 3 Mesbah; 21 Soriano, 7 Fernando, 8 Barreto; 23 Eder, 24 Muriel, 10 Correa.
A disposizione: 1 Puggioni, 57 Brignoli, 9 Rodriguez, 17 Palombo, 19 Regini, 77 Carbonero, 92 Rocca, 95 Ivan, 99 Cassano.
Allenatore: Walter Zenga.

INTER (4-3-1-2): 1 Handanovic; 21 Santon, 17 Medel, 24 Murillo, 12 Telles; 13 Guarin, 83 Melo, 7 Kondogbia; 44 Perisic;  9 Icardi, 8 Palacio.
A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 5 Jesus, 11 Biabiany, 14 Montoya, 22 Ljajic, 23 Ranocchia, 27 Gnoukouri, 33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 77 Brozovic, 97 Manaj.
Allenatore: Roberto Mancini.

handanovic sampZenga schiera il tridente in linea con Eder a destra e Correa a sinistra. Mancini chiede un doppio lavoro a Perisic, che in fase difensiva va in marcatura su Fernando formando il vertice alto del rombo, ma in fase offensiva si allarga in fascia sinistra. In questo modo Fernando non riesce a partecipare alla manovra offensiva, ma la Samp ha più spazio per attaccare sulle fasce. Sulla destra Pereira ed Eder la mettono sulla velocità, mentre sulla sinistra Mesbah, Barreto e Correa provano a mettere in difficoltà l’Inter con il fraseggio e il gioco di prima. Gli uomini di Zenga si difendono con tutti gli effettivi con Muriel che va in marcatura su Melo, mentre Eder e Correa fanno i terzini non dando mai superiorità numerica ai nerazzurri. Il primo portiere ad essere impegnato è Handanovic, mentre l’Inter nei primi minuti sembra più indecisa e macchinosa, i doriani paiono stare meglio fisicamente e vanno più decisi nei contrasti. In fase difensiva però la Samp ha il difetto di schiacciarsi troppo a volte, permettendo a Medel di salire sulla trequarti ad impostare e consentendo all’Inter di attaccare con tutti gli uomini tranne Medel, Melo e Murillo. La prima occasione dell’Inter è per Palacio al 24′. E’ un buon momento per l’Inter che se permette a Telles e Perisic di puntare l’uomo può rendersi pericolosa, il più inesperto Pereira viene puntato dagli attaccanti nerazzurri, ma Eder non lo lascia mai solo. Al 29′ Guarin fallisce una grande occasione. Inter sempre più all’attacco, ma che nel finale di tempo si espone ai contropiedi blucerchiati con Correa che fallisce clamorosamente un gol a porta vuota. santon correaIl secondo tempo comincia come era iniziato il primo, Inter sbilanciata in avanti e Sampdoria lanciata in contropiede a mille all’ora. Ma il gol della Samp arriva a difesa schierata, troppo naif Kondogbia e Telles contro Soriano e Pereira, cross di quest’ultimo e Medel si perde Muriel che insacca. La situazione si fa difficilissima, in campo troppa poca intensità, c’è chi non si è ancora adattato al calcio italiano e davanti non c’è ancora intesa. Zenga però comincia a perdere i pezzi, deve uscire Correa ed entra al suo posto Palombo con Soriano che si sposta a sinistra, mentre Eder cala fisicamente cresce Perisic, spostato a sinistra in pianta stabile da Mancini, passato al 4-2-3-1 con Biabiany (fuori Kondogbia) a destra e Palacio alle spalle di Icardi. L’Inter trova il meritato pari in un’azione un po’ casuale, ma dove Icardi inventa un assist stupendo nel traffico dell’area e Perisic raccoglie per il suo primo gol in nerazzurro. Zenga cerca di limitare Perisic spostando Barreto sulla destra, ma il croato è a tratti incontenibile. Mancini vuole vincere e inserisce anche Manaj (out Palacio) e poi Ljajic al posto di Santon, con Biabiany che va terzino di spinta. Ed è proprio Manaj a procurarsi un rigore che incredibilmente arbitro e assistente di porta non vedono. L’Inter ci prova fino alla fine, ma alla fine la partita si conclude in parità, tutte e due le squadre hanno avuto occasioni clamorose, poteva finire 2-0 per la Samp (Muriel fallisce il gol del raddoppio quattro minuti prima del pareggio nerazzurro), ma poteva anche finire 1-2 per l’Inter.

SAMPDORIA-INTER 1-1
Marcatori: Muriel (51′), Perisic (75′)

SAMPDORIA: 2 Viviano; 13 Pereira, 4 Moisander, 87 Zukanovic, 3 Mesbah; 21 Soriano, 7 Fernando (42′ st Ivan 95), 8 Barreto; 23 Eder, 24 Muriel (32′ st Cassano 99), 10 Correa (11′ st Palombo 17).
A disposizione: 1 Puggioni, 57 Brignoli, 9 Rodriguez, 19 Regini, 77 Carbonero, 92 Rocca.
Allenatore: Walter Zenga

INTER: 1 Handanovic; 21 Santon (43′ st Ljajic 22), 17 Medel, 24 Murillo, 12 Telles; 13 Guarin, 83 Melo, 7 Kondogbia (17′ st Biabiany 11); 44 Perisic; 8 Palacio (25′ st Manaj 97), 9 Icardi.

A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 5 Jesus, 14 Montoya, 23 Ranocchia, 27 Gnoukouri, 33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 77 Brozovic.
Allenatore: Roberto Mancini

Ammoniti: Barreto (19′ st), Perisic (22′ st), Felipe Melo (35′ st), Fernando (35′ st), Medel (37′ st), Guarin (48′ st)

Recupero: 2′ – 4′

Arbitro: Rocchi
Assistenti: Barbirati, Marzaloni
IV uomo: Preti
Assistenti addizionali: Orsato, Candussio

 

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