Resa totale

Commentare questa partita potrebbe essere inutile, è probabile infatti che l’Inter abbia perso di proposito a Palermo per evitare il preliminare di Europa League ai primi di agosto, vien quasi da sperarlo quando vedi un gol preso in quel modo, con Silvestre che cade sulla palla o qualcosa del genere, Jesus che si aggrappa a Miccoli, Ranocchia e Handanovic che stanno a guardare Ilicic tirare, è davvero troppo. Ma può essere che l’Inter abbia giocato seriamente questa partita, ma anche in questo caso ogni commento risulta a questo punto della stagione superfluo visto che tutto è già stato visto e analizzato nelle precedenti domeniche, d’altra parte quando una squadra scende in campo senza correre e senza un briciolo di aggressività ogni analisi tattica e di sistema di gioco perde d’importanza. D’altronde persino il Palermo può vantare due mezz’ale che coprono una vasta fascia di campo, danno compattezza al centrocampo, raddoppiano in fase difensiva sulle fasce, fanno movimenti in profondità, creano gioco, pressano. Uno si chiama Rios ed è più brutto di Pereira, ma gioca meglio ed un suo movimento da destra a sinistra ha tenuto viva l’azione dell’1-0, l’altro Kurtic e ha aperto spazi per gli sfondamenti di Garcia, comunque sia e dove siano andati a pescarli anche i rosanero ne sono provvisti.

 

I piani di Stramaccioni sono andati subito per aria con il gol del Palermo e l’infortunio di Zanetti. I piani erano difendere lo 0-0 con un 3-5-2 con una linea di centrocampo che attendeva ai 30 metri senza contrastare la manovra palermitana, costringendo i difensori ad uscire sull’uomo. Con l’uscita di Zanetti e l’ingresso di Schelotto si è passati ad un 3-4-3 con Schelotto improbabile ala sinistra, Alvarez a destra e Rocchi unico centravanti, mediana a due con Kovacic e Kuzmanovic, sugli esterni Jonathan e Pereira, centrali Ranocchia, Silvestre e Jesus. Impossibile per Kovacic fare gioco quando intorno hai compagni che letteralmente camminano per il campo, al confronto i rosanero erano dei tarantolati in costante movimento e il portatore di palla aveva sempre due compagni che si smarcavano o venivano incontro. La prima cosa sensata Stramaccioni l’ha fatta a venti minuti dalla fine inserendo Garritano al posto di Silvestre, si è passati ad un 4-2-3-1 che ha prodotto la pressione finale, con Jonathan e Pereira scalati terzini, trequarti con Alvarez-Garritano-Schelotto, poi Schelotto è andato ad affiancare Rocchi e Garritano si è spostato a sinistra. Il giovane nel poco tempo a disposizione ha corso e lottato e sicuramente ha fatto di più come ala sinistra di uno Schelotto. L’unica vera occasione per pareggiare l’ha avuta Alvarez, servito ovviamente da Kovacic, si è liberato sottoporta con il solito giochino con la suola e poi al solito ha sparato fuori. Dall’altra parte Handanovic aveva evitato il raddoppio volando sul tiro di Miccoli, servito in area da Rios.

Ancora quattro partite ed è finita.

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